anticorpo monoclonale
Anticorpo dotato di un’alta specificità verso un determinato antigene e costruito attraverso tecniche di ingegneria genetica. Le cellule che producono gli anticorpi o Ab (antibody) monoclonali si chiamano ibridomi, frutto della fusione in vitro di due cellule: una cellula tumorale con capacità di crescere in maniera illimitata e una cellula che conferisce la specificità verso l’antigene (clone cellulare). Il primo clone cellulare è stato creato in laboratorio nel 1975, fondendo linfociti con cellule di mieloma. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di arrivare direttamente al bersaglio e il loro utilizzo ha rivoluzionato l’approccio terapeutico verso un numero sempre maggiore di patologie, in particolare creando farmaci anti tumorali mirati (immuno farmaci) in grado di arrivare selettivamente sulle cellule maligne senza portare conseguenze su quelle sane. Ciò è stato reso possibile dalla ricerca oncologica sulla trasduzione del segnale intracellulare, impiegata per la diagnosi, la prognosi e la terapia mirata all’inibizione di funzioni necessarie alla crescita della cellula tumorale. Esempi di immunoterapia associata alla chemioterapia convenzionale nelle malattie ematologiche sono l’impiego di un anticorpo anti-CD20 (Rituximab) nelle patologie linfoproliferative derivanti dai linfociti B e che esprimono l’antigene-CD20 (alcuni linfomi non Hodgkin); l’impiego dell’anticorpo umanizzato anti CD33 nelle leucemie acute mieloidi (in particolare la leucemia acuta promielocitica). Nei tumori solidi, anticorpi monoclonali diretti contro recettori di membrana, come l’anti-HER-2/neu (prodotto del gene c-erb2, Trastuzumab) sono utilizzati nella terapia contro il tumore della mammella. Altri esempi si hanno nel campo delle patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, in cui l’anticorpo monoclonale anti-TNF (citochina Tumor necrosis factor), denominato Infliximab, si lega direttamente alla citochina espressa sulla cellula linfoide, responsabile del processo infiammatorio, con apoptosi della stessa e conseguente riduzione del danno strutturale a livello articolare. Gli anticorpi monoclonali vengono impiegati anche nel campo della diagnostica e della prevenzione, nel campo dell’infettivologia, dove sono importanti per il riconoscimento di agenti patogeni e nel campo dell’immunologia, dove sono state scoperte le cause di alcune patologie, come le immuno-deficienze acquisite o ereditarie.
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