Vedi Antigua e Barbuda dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Antigua e Barbuda sono due piccole isole dell’America centrale caraibica. Sin dall’indipendenza, conseguita nel 1981, il paese ha stabilito rapporti amichevoli con gli Usa, i quali hanno spesso soccorso il piccolo stato insulare nello sviluppo dell’economia e nella ricostruzione a seguito di diversi disastri naturali e, allo stesso tempo, nel monitoraggio costante dei servizi finanziari del paese, spesso usati come paradiso fiscale da banche e imprese multinazionali.
Antigua e Barbuda è membro di numerose organizzazioni regionali quali la Comunità Caraibica (Caricom), l’Organizzazione degli stati dei Caraibi orientali (Oecs) e l’Organizzazione degli stati americani (Oas). Inoltre il paese mantiene relazioni amichevoli con altri stati latinoamericani, il Canada e la Cina.
Non vi sono minacce dirette alla sicurezza nazionale, la difesa comprende un personale di 170 unità e 75 riservisti, il servizio militare non è obbligatorio e la spesa militare ammonta a circa lo 0,5% del pil. Ex colonia inglese e membro del Commonwealth, Antigua e Barbuda è una democrazia parlamentare il cui capo di stato è la regina Elisabetta II d’Inghilterra, rappresentata dal governatore generale Louise Lake-Tack. Il sistema giuridico è basato sulla common law anglosassone. Il Parlamento bicamerale è composto dalla Camera dei rappresentanti (17 seggi), i cui membri sono eletti a suffragio universale per cinque anni, e dal Senato (17 seggi), i cui delegati sono nominati dal governatore generale. Le elezioni del 2009 sono state vinte dallo United Progressive Party (Upp), guidato da Winston Baldwin Spencer, che ha conquistato 9 seggi su 17 nella camera bassa, 7 sono andati al partito di opposizione, l’Antigua Labour Party (Alp), mentre il Barbuda People’s Movement (Bpm) ha conquistato un solo seggio. La situazione politica è alquanto stabile, benché caratterizzata da numerosi episodi di corruzione e scandali.
La popolazione ha origini prevalentemente africane e, in minor misura, europee (inglesi e portoghesi) e arabe. La maggioranza della popolazione è di religione cristiana (75% anglicani, 11% evangelici, 10% cattolici) mentre il restante 4% appartiene ad altre confessioni (il 3% al rastafarianesimo e l’1% a spiritismo e animismo). Con un reddito pro capite di 18.626 dollari nel 2013, Antigua e Barbuda presenta un pil relativamente più alto rispetto alla media dei vicini caraibici. Il tasso di alfabetizzazione è del 99%, l’89,5% della popolazione ha accesso a strutture idriche adeguate e l’82% della popolazione ha accesso a Internet (dati del giugno 2012).
L’economia di Antigua e Barbuda è prevalentemente basata sui servizi: il turismo riveste un ruolo preponderante, ma anche altri settori hanno registrato un forte sviluppo, quali i servizi governativi e quelli finanziari off-shore. Inoltre, il gioco d’azzardo online rappresenta una notevole entrata. La dipendenza del paese dal turismo (prevalentemente americano) comporta però una grande vulnerabilità dell’economia rispetto a fattori naturali (il paese è stato più volte colpito da uragani come nel caso dell’uragano Luis che, nel 1995, ha distrutto tre quarti delle strutture di Antigua) e a fattori esterni, come la recente crisi economica mondiale; di qui la necessità di una maggiore diversificazione economica.
Nel 2000 Antigua e Barbuda era stata inserita in un elenco di paradisi fiscali stilato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Oecd) ma successivamente il paese si è impegnato a cooperare con l’Organizzazione per garantire una maggiore trasparenza. Inoltre, l’Oecd ha istituito una task force per il riciclaggio derivante dal traffico di droga e dalla criminalità organizzata; sia Usa, sia Antigua e Barbuda hanno preso delle misure per combattere il fenomeno.
Tra i maggiori partner commerciali si segnalano gli Usa, l’Unione Europea (Eu) e la Cina. Antigua e Barbuda fa parte del Forum dei Caraibi (Cariforum), un sottogruppo dei paesi Acp (Africa, Caraibi, Pacifico); in quanto tale, intrattiene rapporti commerciali e di cooperazione allo sviluppo con l’Unione Europea, che hanno trovato esplicitazione nella firma di un Accordo di partenariato economico nel 2008.