Giovane (110-130 d. C.) favorito dell'imperatore Adriano che lo tenne sempre con sé. Fece parte del corteo imperiale che nel 130 accompagnò l'imperatore in Egitto e durante questo viaggio morì in circostanze misteriose. Adriano, che ricevette in questa circostanza una consolatio dal retore Numenio, volle che se ne festeggiasse il giorno natale (27 novembre), ne ordinò il culto in tutto l'impero e in suo onore fondò una città (Antinoupoli). Il ritratto compare su monete adrianee dei luoghi di culto. Onorato soprattutto in Asia Minore, Alessandria, Mantinea, Lanuvio, Ostia, Villa Adriana, donde provengono molte statue, busti, rilievi, in cui è anche assimilato a Dioniso, Adone, Vertumno, Silvano, Osiride, Ganimede. Tra le sculture più significative: l'A. Braschi al Vaticano, il Farnese a Napoli e l'A. di Eleusi (in tutte e tre rappresentato come Dioniso), i rilievi di villa Albani e il rilievo di Antoniano di Afrodisia come Silvano, busti del museo di Atene, proveniente da Patrasso, e della Rotonda Vaticana.