Giurista francese (Beauvais 1536 - Parigi 1617). Discepolo di Jacopo Cuiacio, condiscepolo di Pierre Pithou, seguì l'indirizzo della scuola colta. Avvocato a Parigi, ebbe anche alti incarichi di carattere giudiziario e politico. È famoso per il largo contributo che dette alle edizioni di antichi testi giuridici che Cuiacio curava, e per i manoscritti inediti che gli fornì, tra i quali quello della Consultatio veteris cuiusdam iurisconsulti, poi perduto.