BISCIONI, Anton Maria
Nato a Firenze il 14 agosto 1674, si erudì presto nel latino, nel greco, sotto la guida di A. M. Salvini, e nell'ebraico; fu eletto curato della Basilica laurenziana a venticinque anni. Benefico sacerdote, continuò nondimeno a coltivare gli studì, sì che nel 1708 il Capitolo dei canonici lo volle bibliotecario di quell'illustre raccolta di manoscritti; ne divenne poi bibliotecario perpetuo, e non tralasciò cure per accrescerla e illustrarla. Ciò gli procacciò altre incombenze di consigli e direzioni in favore di biblioteche private, dei Guicciardini, dei Guadagni, dei Ricasoli, dei Giugni e dei Riccardi; acquistandosi una erudizione straordinaria e una fiducia universale. Per la Laurenziana compilò e stampò gran parte del primo volume del catalogo ragionato di quei manoscritti, che fu quindi proseguito in meglio da A. M. Bandini. Una sua personale raccolta di manoscritti fu acquistata, dopo la morte di lui, dal granduca. Qualche suo lavoro sul testo del Decameron e sulle stampe dei Canti carnascialeschi (onde una fiera polemica con R. M. Bracci), le postille al Malmantile racquistato del Lippi, introduzioni e note a varie edizioni di testi antichi, ecc., sono poca fatica rispetto a quanto egli andò compilando e preparando, che non fu messo in luce. Morì a Firenze il 4 maggio 1756.
Bibl.: F. Del Furia, in Biografia degli Italiani illustri, ecc., del sec. XVIII e de' contemporanei, ecc., per cura di E. De Tipaldo, III, Venezia 1836, pp. 448-456, che rimanda anche al Mazzuchelli, ecc.