Scultore, pittore e teorico russo naturalizzato francese (Orel´ 1884 - Parigi 1962). Studiò pittura a Kiev e a Pietroburgo. A Parigi (1911-14) conobbe i cubisti e fu amico, tra gli altri, di Archipenko e Modigliani; raggiunse poi il fratello Naum Gabo a Oslo (1914-17). Tornato in patria (1917), fu professore all'Accademia di belle arti di Mosca con Gabo, K. S. Malevič e V. E. Tatlin. Scrisse (1920) con Gabo il Manifesto realista, considerato generalmente il manifesto del costruttivismo. In occasione della prima esposizione dell'arte russa alla galleria Van Diemen di Berlino (1922-23) cui partecipava insieme al fratello, decise di lasciare la Russia e si stabilì a Parigi. Nel 1927 con Gabo fece gli scenarî del balletto di Djagilev La chatte; nel 1931 fu tra i fondatori del gruppo Abstraction-Création, e dal 1946 al 1952 fu membro attivo del Salon des réalités nouvelles. Dopo le prime sculture, influenzate dall'arte di Gabo, scandite nella rigidità del primo costruttivismo, P. realizzò forme dinamiche aperte, utilizzando varî materiali (masonite, plastica, cristallo, metallo).