Pseudonimo dello scultore russo Naum Pevsner (Brjansk 1890 - Waterbury 1977), fratello di Anton Pevsner. Studiò a Monaco (medicina e storia dell'arte alla scuola di H. Wölfflin), dove conobbe Kandinskij. Nel 1912 viaggiò in Italia. Dopo frequenti soggiorni a Parigi (1913-14), durante i quali entrò in contatto con il cubismo e le avanguardie europee, nel 1915 si recò ad Oslo, dove visse con il fratello, realizzando le prime sculture astratte firmate Gabo (Testa femminile, 1916, New York, Museum of mod ern art). Tornato in Russia, nel 1917, prese parte al movimento costruttivista con V. E. Tatlin, C. Malevič, A. M. Rodčenko, assumendo tuttavia posizioni divergenti, nell'ambito della polemica sul ruolo dell'arte nella società, che espresse nel 1920 con il Manifesto realista. Nel 1922, in seguito al prevalere della visione utilitaristica dell'arte di Tatlin, G. si trasferì a Berlino dove realizzò le prime sculture cinetiche ed ebbe rapporti con il Bauhaus ed il gruppo De Stijl. A Parigi (1932-35) fu membro di Abstraction-Création e, dal 1935 al 1946, a Londra, collaborò con B. Nicholson e L. Martin alla rivista Circle. Stabilitosi a New York nel 1946, assunse la cittadinanza statunitense nel 1952. Nel corso della sua continua ricerca formale, G. ha sviluppato i diversi temi della spirale, del cerchio, della torsione, tentando un coinvolgimento dello spazio, quale elemento positivo, partecipe dell'opera d'arte; ha elaborato, tra l'altro, sculture in sottili fili di materia plastica (Costruzione lineare, 1968, Londra, Tate Gallery) realizzando le sue idee anche su scala monumentale: rilievo per la U. S. Rubber Company, Rockefeller Center, New York (1956); fontana per il St. Thomas Hospital, Londra (1970-75); ecc. Ha pubblicato Of diverse arts (1962).