Scrittore polacco (Varsavia 1895 - ivi 1976). Nato in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, fu tra i fondatori della rivista Skamander. Si distinse per una ricca vena satirica (espressa in commedie come Murzyn warszawski "Il negro varsaviano", 1928, e in una mordente attività di critico e pubblicista) e per un tenace pacifismo. Poeta dal tono discorsivo e riflessivo (Wiersze zebrane "Versi scelti", 1929), trovò accenti di profondo impegno nelle poesie scritte durante la guerra, in esilio (Alarm "Allarme", 1940; Wybór poezji "Scelta di poesie", 1944). Tornato in patria nel 1951, svolse un'importante attività pubblicistica e organizzativa, e diede altre significative raccolte poetiche (Nowe wiersze "Nuovi versi", 1959; Wiersze 1958-1963 "Versi 1958-1963", 1963); fedele agli ideali democratici e umanitarî della sua gioventù, fu un maestro per i giovani dissidenti della Polonia comunista. Pubblicò anche libri di viaggio e volumi autobiografici (Alfabet wspomnień "Alfabeto dei ricordi", 1975).