BORZÌ, Antonino
Botanico, nato a Castroreale (prov. di Messina) il 20 agosto 1852. Avviandosi alla carriera forestale, fu allievo dell'Istituto di Vallombrosa, dal 1879 al 1892 fu professore di botanica nell'università di Messina, dove fondò l'orto e l'istituto botanico: nel 1892 fu chiamato alla cattedra di botanica e alla direzione dell'orto botanico dell'università di Palermo, ufficio che tenne sino al termine della sua vita; sotto la sua direzione fu ampliato l'orto, fu creato il nuovo laboratorio e fu fondato ll giardino coloniale annesso all'orto stesso. Morì a Lucca il 24 agosto 1921.
Il B. pubblicò numerosissimi scritti riguardanti quasi tutte le branche della botanica, ma coltivò principalmente l'algologia e la biologia vegetale. Caratteristica preminente di tutta l'opera sua è l'indirizzo ecologico con cui egli trattò gli svariati argomenti che fece oggetto, di studio. Fu tra i naturalisti italiani del suo tempo uno dei maggiori e più geniali assertori di un principio vitalistico animatore della materia organica. Oltre agli scritti algologici, sono notevoli quelli sulla sensibilità delle piante, quelli di ecologia in generale, di morfologia, nonché moltissimi di botanica applicata.
La maggior parte deglì scritti del Borzì sono pubblicati nella rassegna Malpighia, di cui egli fu condirettore dal 1887 al 1898; nel periodico Contribuzioni alla biologia vegetale da lui diretto e di cui furono editi 4 voll. a Palermo, 1894-1909; nei Bollettini dell'orto botanico e de.' giardino coloniale di Palermo (1897-1922). Sono poi da ricordare i seguenti lavori di maggior mole: Studii algologici, I, Messina 1883; II. Palermo 1895; Vita, forme, evoluzione nel regno vegetale, Palermo 19I5 Studi sulle Mixofime, in iVuovo Giorn. bot. ital., 1914-17; Problemi m filosofia botanica, Roma 1920.
La bibliografia completa degli scritti del Borzì si trova in: D. Lanza, Comm. del prof. A. Borzì, in Atti R. Acc. di Palerno, 1923.