BONUCCI (Benucci, Buonucci), Antonio
Le notizie relative all'attività di questo architetto napoletano si limitano all'elaborazione, insieme con l'oscuro architetto Ambrosino, di un progetto di concorso per il cosiddetto Foro Murat (attuale piazza del Plebiscito), bandito il 28 febbr. 1809 e giudicato solo nel 1812 dal comitato formato dagli architetti L. Malesci e F. Maresca e dall'archeologo F. Avellino. Allo scopo di sistemare degnamente lo spazio antistante alla reggia, gli architetti avevano previsto una esedra semicircolare verso la collina di Pizzofalcone, a conclusione di una vasta piazza monumentale definita simmetricamente dagli edifici destinati a palazzo dei ministri e a foresteria reale. Ma il progetto non fu realizzato perché si preferì, più tardi, quello di Pietro Bianchi (per tutta la questione, v. Venditti, pp. 156 ss.). Press'a poco negli stessi anni (dal 1812-13 in poi) ritroviamo il nome del B. quale collaboratore di F. Maresca ai lavori di rifacimento del Museo borbonico, lavori che procedettero con estrema lentezza, a partire dall'ultimo scorcio del secolo precedente. In questa occasione il B. fece collocare (maggio 1821), d'accordo col Maresca e con l'approvazione dello stesso Canova, la statua di Ferdinando I di Borbone nell'androne del Museo borbonico. Fu direttore, per la sezione di architettura, del Pensionato napoletano a Roma, istituito in palazzo Farnese, con decreto del 15 ott. 1815, per il perfezionamento degli studi degli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. Il Fiorelli ricorda il B. come architetto direttore degli scavi di Pompei nel dicembre 1816 e nel marzo del 1819, ma allo stato attuale delle ricerche mancano notizie documentarie più esatte e non si sa né se fosse parente dell'altro architetto Carlo Bonucci, né quando morì.
Bibl.: P. Zani, Encicl. metodica... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, p. 117; C. N. Sasso, Storia dei mon. di Napoli..., I, Napoli 1858, p. 264; II, ibid. 1860, p. 30; G. Fiorelli, Pompeianarum antiquitatum historia, I, Neapoli 1860, p. 227; II, ibid. 1862, p. 3; C. Celano, Notizie del bello,dell'antico e del curioso della città di Napoli, a cura di G. B. Chiarini, V, Napoli 1860, p. 27; R. Filangieri di Candida, Ferdinando I di Borbone,statua del Canova nel Museo naz. di Napoli, in Napoli nobilissima, VI (1897), p. 179; L.Cosentini, Il Foro Murat,ibid., VII (1898), p. 36; A. Borzelli, L'Acc. del disegno durante la prima restaurazione borbonica (1799-1805), ibid., X (1901), p. 5; G. Ceci, Il palazzo degli Studi,ibid., XV (1906), p. 157; C. Lorenzetti, L'Accademia di belle arti di Napoli (1752-1952), Firenze s.d. (ma 1952), p. 67; A. Venditti, Architettura neoclassica a Napoli, Napoli 1961, pp. 78, 164; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 327.