Scrittore d'arte (Venezia 1706 - ivi 1778), conservatore della biblioteca di S. Marco. Pittore e incisore dilettante, si occupò specialmente della storia della pittura veneziana, integrando le Ricche miniere di M. Boschini con la Descrizione delle pubbliche pitture di Venezia, ecc. (1733); importante è la trattazione Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri, libri V (1771), notevole anche per qualità critiche. Insieme al fratello Girolamo (che scrisse Dell'origine di alcune arti principali appresso i Veneziani, 1758, e un Elogio di Rosalba Carriera, post., 1818), aveva ereditato l'importante collezione di stampe (Rembrandt, Luca da Leida, Callot, Marcantonio, ecc.) formata dallo zio collezionista e incisore, suo omonimo (Venezia 1680 - ivi 1767), collezione che, da lui aumentata, fu venduta dagli eredi (1791) al barone D. Vivant de Denon, alla morte del quale fu dispersa.