Economista e uomo politico (Verona 1910 - Roma 1973); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Sassari (1935), Parma (1948), Pisa (1960) e Roma (1971); direttore di Critica economica. Comunista, fu condannato a 24 anni dal tribunale speciale (1935); liberato (1943), fu sottosegretario alle Finanze nel 2º gabinetto Badoglio e nel 1º gabinetto Bonomi (1944), e ministro delle Finanze nel 2º gabinetto Bonomi (1944-45); membro del Comitato centrale del PCI, consultore, costituente (1946-48), deputato (1948-53), senatore (dal 1953). Ispirandosi alle concezioni marxiste, si è occupato soprattutto di teoria e politica economica. Tra le opere: La politica monetaria e finanziaria dell'Inghilterra (1934); Studî sulle teorie del costo dell'attività finanziaria (1935); I limiti dell'attività finanziaria (1949); Di alcune contribuzioni che nascono dalla disciplina dei prezzi (1951); Della validità di postulati ricardiani (1953); Lezioni di scienza delle finanze e diritto finanziario (1961); Manuale di economia politica (2 voll., 1970).