Donna politica filippina (prov. di Tarlac 1933 - Manila 2009). Proveniente da una famiglia di grandi proprietari terrieri, assunse un ruolo pubblico durante la prigionia del marito B. Aquino (1972-80) e, all'assassinio di questi (1983), ne raccolse l'eredità politica, convogliando attorno a sé un vasto consenso popolare. Dopo aver vinto le elezioni del 1986 come candidata dell'UNIDO (United nationalist democratic organization), in opposizione alla candidatura di F. E. Marcos, fu presidente della Repubblica dal 1986 al 1992. In tale veste avviò un processo di democratizzazione e di pacificazione interna, ostacolato tuttavia da ripetuti pronunciamenti militari e indebolito dal mancato accordo con le forze della guerriglia. La politica di austerità adottata da A. C. e i limiti della riforma agraria (1988) non permisero di risolvere i problemi sociali del paese, mentre ulteriori tensioni suscitò il suo tentativo di rinnovare parzialmente gli accordi sulle basi navali statunitensi. Allo scadere del mandato decise di non ripresentarsi e sostenne la candidatura alla presidenza di F. Ramos (1992). Negli anni seguenti continuò a partecipare attivamente alla vita politica opponendosi ai tentativi, attuati sia da Ramos sia dal nuovo presidente J. Estrada (febbr. 1998 - genn. 2001), di modificare in senso antiliberale la Costituzione.