Figlio di Erode il Grande (n. circa 23 a. C. - m. 18 d. C.), e suo successore, assieme ai fratelli, nel governo della Giudea (4 a. C. - 6 d. C.). Inviso ai Romani come ai proprî sudditi, fu, dopo dieci anni di contrastato dominio, processato e confinato nella Gallia ove morì.
Figlio di Erode il Grande (n. 23 a.C. ca.-m. 18 d.C.). Succedette al padre insieme con i fratelli nel governo della Giudea (4 a.C.-6 d.C.). Inviso ai romani come ai propri sudditi, fu, dopo dieci anni di contrastato dominio, processato e confinato nella Gallia, ove morì.
Figlio maggiore di Erode e di Maltace, nacque intorno al 23 a. C. Fu dapprima diseredato dal padre, ma, in seguito, da lui designato quale suo successore nel governo della Giudea. Morto il padre, assunse il governo, sedò crudelmente una rivolta, e si recò a Roma, dove già era stato da giovane in educazione, ...
erodere
eródere v. tr. [dal lat. erodĕre, comp. di e-1 e rodĕre «rodere»] (coniug. come rodere). – Corrodere, esercitare un’azione di erosione. ◆ Part. pass. eróso, anche come agg. (v. eroso1).