Avvocato e uomo politico scozzese (Edimburgo 1611 - ivi 1663). Nel 1638, insieme con sir Th. Hope, redasse il National League and Covenant, basandolo sulla confessione di fede negativa emessa da Giacomo VI nel 1581. Nel nov. 1638 fu eletto funzionario dell'assemblea generale e nel 1640 avvocato del re; fu uno dei commissarî che negoziarono la pacificazione di Berwick (1639) e il trattato di Ripon (1640). Nel 1643 fu incaricato di trattare col parlamento inglese, e in tal modo divenne membro dell'assemblea di Westminster che si trasformò poi in comitato dei due regni. L'esecuzione capitale di Carlo I condusse a una scissione con gli indipendenti e all'invito rivolto a Carlo II di assumere la corona di Scozia; allora W. si ritrovò con D. L. Newark alla battaglia di Dunbar, il cui disastroso esito fu da lui interpretato come manifestazione della collera di Dio. Divenne capo dei Protesters, che respinsero la sovranità di Carlo II e ruppero coi monarchici. Dopo la vittoria di O. Cromwell, nel 1657 si recò a Londra per sottoporgli la causa dei Protesters, e accettò la carica di Lord clerk register. Fu pari nell'ultimo parlamento di O. Cromwell e in quello di R. Cromwell, e presidente del comitato di sicurezza. Dopo la Restaurazione, arrestato in Francia, fu ricondotto in Scozia e giustiziato.