archivio audiovisivo
archìvio audiovisivo locuz. sost. m. – Sistema ordinato che raccoglie, inventaria, conserva documenti audiovisivi pubblici e/o privati ritenuti di valore. In ambito audiovisivo, l’archivio è divenuto sempre più importante per motivi tanto commerciali quanto culturali. Nel primo caso, l’archivio è rimesso in circolo e sfruttato a vario titolo (riedizioni in dvd, contenuto per canali tematici, utilizzo in documentario e fiction, creazione di show di montaggio), e costituisce perciò un bene sempre più rivalutato, soprattutto per l’incremento delle piattaforme mediali affamate di contenuti. Nel secondo caso, l’archivio è ormai ritenuto una preziosa fonte di ricerca, per es. per gli storici: le immagini ivi racchiuse documentano non solo fatti storici e media event, ma sono fondamentali a vario titolo per ricostruire la storia di vita quotidiana, del costume, dello spettacolo e così via. Questioni aperte che riguardano l’archivio sono: cosa conservare (alcuni titoli o tutto ciò che viene prodotto e secondo quali criteri); come conservarlo (quale supporto utilizzare e come combattere la sua obsolescenza); se, a chi e come renderlo accessibile. Nel 1993-94 la RAI ha avviato un progetto di recupero e valorizzazione del materiale in suo possesso, giungendo nel 1997 alla creazione della direzione Teche RAI che ha proceduto al riordino, alla digitalizzazione e alla commercializzazione di un ingente materiale documentario.