• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

argento

di Andrea Turchi - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
  • Condividi

argento

Andrea Turchi

Un metallo per tutte le monete

L'argento è un metallo bianco, splendente, raro e si conserva inalterato per lungo tempo. Per questo motivo è sempre stato considerato un metallo prezioso ed è stato usato sin dalla più remota antichità per fabbricare oggetti che durano da secoli, come monete e gioielli. È duttile e malleabile, quasi come l'oro, quindi facile da lavorare. Oltre all'argento metallico si usano anche molti suoi composti, soprattutto per preparare le pellicole fotografiche. Ha ispirato poeti e scrittori: la Luna è d'argento, una risata è argentina.

Il brutto anatroccolo dei metalli

Un oggetto d'argento si riconosce da lontano: per splendore e riflessi è superato solo dall'oro. Però l'oro è già così in natura, mentre l'argento deve essere ricavato dai suoi minerali. In più l'oro se ne sta sempre da solo, l'argento preferisce la compagnia di altri metalli, in particolare quella del piombo, da cui si separa con una certa difficoltà. È proprio in un minerale del piombo, la galena, che possiamo trovare l'argento, anche se in piccolissime quantità. La galena è un minerale grigio, poco attraente. Solo dopo diverse operazioni di purificazione e di separazione dal suo compagno piombo, l'argento appare luccicante, trasformandosi da brutto anatroccolo in cigno seducente.

Perché queste differenze tra oro e argento? Perché l'argento è così affezionato al piombo? Perché si conserva meglio di tanti altri metalli, anche se meno bene dell'oro? Una risposta a queste domande sta nella natura chimica del metallo.

La carta d'identità dell'argento

L'argento è un metallo nobile, cioè ha poca tendenza a legarsi con quasi tutti gli altri elementi. Tuttavia ha un debole per un elemento molto diverso: lo zolfo. Questi è abbondante nella crosta terrestre e reagisce volentieri con quasi tutti gli elementi. Così l'argento, ovunque si trovi, viene catturato dallo zolfo per formare il solfuro d'argento.

L'argento si estrae dai minerali che contengono piombo, soprattutto la galena. Anche il piombo si lega bene con lo zolfo ed è molto più abbondante dell'argento. Ecco perché l'argento si trova spesso nei minerali di piombo sotto forma di solfuro ed è complicato separare i due metalli. Il piombo era conosciuto sin dai tempi più antichi, perché si ottiene facilmente dai suoi minerali che sono molto diffusi, e si lavora bene perché fonde a bassa temperatura. Molto probabilmente fondendo i minerali del piombo l'uomo si è accorto che qualcosa luccicava sulla sua superficie: era l'argento!

Una storia molto antica

Da quella scoperta casuale è nata la storia del 'pallido metallo'. I primi oggetti di argento risalgono addirittura a circa 4.000 anni prima di Cristo e sono stati ritrovati in Anatolia e in Persia.

geroglifico

Per gli Egiziani l'oro e l'argento erano simili e figli dello stesso padre, il piombo, idea ripresa molti secoli dopo dagli alchimisti che partivano dal piombo per cercare di ottenere l'oro. La somiglianza tra i due metalli era evidenziata dalla loro scrittura geroglifica: il geroglifico dell'argento rispetto a quello dell'oro ha in più un piccolo segno verticale spesso associato al colore bianco. Quindi la traduzione sarebbe argento = oro bianco.

Inizialmente l'argento era raro e quindi molto caro: a Babilonia nel 17° secolo a.C. valeva circa un terzo dell'oro. In seguito la tecnica di estrazione si perfezionò e furono trovate molte altre miniere d'argento; così il suo prezzo cominciò a calare diventando assai inferiore a quello dell'oro (Marziale, poeta dell'antica Roma, prendeva in giro i ricchi che durante i Saturnali, solenne festa religiosa a carattere popolare, donavano meno di un chilo e mezzo d'argento!).

La maggiore disponibilità di metallo era soprattutto dovuta alla scoperta della coppellazione, una particolare lavorazione metallurgica che permetteva di ottenere grandi quantità d'argento dalla lavorazione del piombo.

La coppellazione avveniva fondendo il minerale di piombo in presenza di aria in un crogiolo poroso e resistente al calore: il piombo si ossida e si liquefà, solubilizzando tutte le impurezze, e viene lentamente assorbito dal recipiente poroso mentre, come scriveva Plinio, "l'argento galleggia in superficie come l'olio sull'acqua".

Questo procedimento si diffuse in tutto il Mediterraneo. I Greci coltivarono le miniere di Laurion facendo scavare agli schiavi 2.000 pozzi profondi fino a 100 m: l'argento di queste miniere consentì ad Atene di avere a disposizione notevoli ricchezze.

I Fenici estraevano tanto argento dalle miniere spagnole da riempire completamente le stive delle loro navi. La leggenda racconta che per questo motivo eliminavano le ancore di piombo e le sostituivano con altre d'argento.

I Romani usarono largamente l'argento per coniare le monete e, da allora fin quasi ai nostri giorni, l'argento divenne il più diffuso metallo per gli scambi commerciali. Inoltre venne usato per servizi di posate e piatti della ricca aristocrazia romana, di cui ci restano importanti testimonianze. In seguito, in età medievale, sia in Occidente sia nella civiltà bizantina, l'argento venne soprattutto utilizzato per le suppellettili religiose e più avanti ebbe una considerevole parte nell'attività dei maggiori orafi rinascimentali come il Pollaiolo e il Verrocchio, che realizzarono in argento alcuni dei loro capolavori.

Un metallo nobile ma che lega bene con gli altri metalli

L'oro che risplende nelle gioiellerie contiene sempre argento: la sua presenza è indispensabile perché l'oro puro è troppo morbido e si scalfisce con facilità. Anche gli oggetti d'oro più fini contengono una notevole quantità d'argento: l'oro a 18 carati contiene 750 parti di oro su 1.000: il resto è argento o rame.

titolo

L'argento fa lega anche con altri metalli, in particolare con il rame nelle monete. Anche gli oggetti d'argento sono spesso una lega: dietro le posate d'argento è inciso il titolo (cioè la percentuale) dell'argento, espresso anche questa volta in millesimi.

Tuttavia l'argento se la cava benissimo anche da solo: molti oggetti possono essere in argento puro. Come l'oro, anche l'argento si usa per ricoprire oggetti (argentatura) fatti con metalli meno nobili e quindi più deteriorabili.

Anche i composti dell'argento sono molto utilizzati, soprattutto il nitrato d'argento, che viene usato nelle pellicole fotografiche perché è fotosensibile e si annerisce (come altri sali d'argento) quando è colpito dalla luce, rendendo l'immagine al negativo.

Pulire l'argento… con l'alluminio

Al contrario dell'oro, che resta inalterato per sempre, l'argento invecchiando perde lucentezza. Anche se non forma la ruggine come il ferro, sulla sua superficie compaiono brutte macchie scure di ossido e di solfuro d'argento, che si forma per reazione con l'anidride solforosa, prodotto tipico dell'inquinamento atmosferico. Già Plinio il Vecchio (23-69), nella sua Storia naturale, il più importante testo di scienze dell'antichità, scriveva che "l'argento annerisce anche con il rosso d'uovo sodo".

Plinio

Il motivo, che Plinio non conosceva, è che il rosso d'uovo contiene composti in cui è presente lo zolfo.

Di solito l'argento si pulisce con prodotti a base di ammoniaca, un po' tossici. Ma si può ricorrere a un sistema del tutto innocuo.

Foderiamo un recipiente con carta d'alluminio e riempiamolo con acqua calda salata; quindi immergiamo l'oggetto d'argento da pulire. Dopo qualche ora tiriamolo fuori: vedremo che sarà diventato più lucente mentre lo strato di alluminio apparirà più scuro. L'effetto è migliore passando sull'argento un foglio di carta da cucina.

La spiegazione è che l'alluminio, metallo meno nobile, reagisce sottraendo ossigeno e zolfo all'argento che ritorna allo stato non ossidato. Il sale agevola questa trasformazione.

Vedi anche
oro Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi. Chimica Elemento chimico di simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 197,0; in natura esiste solo l’isotopo con numero di massa ... piombo Elemento chimico avente simbolo Pb, numero atomico 82, peso atomico 207,2; ne sono noti in natura gli isotopi stabili: 204, 206, 207 e 208. È un metallo di color bianco bluastro, che all’aria diventa rapidamente opaco per formazione di un velo di sottossido che a caldo si trasforma in ossido. Il p. forma ... ferro Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, il 5% della crosta). In natura se ne cono;scono 4 isotopi stabili 2654Fe, 2656Fe (il più abbondante, ... moneta Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune misura dei valori. Antropologia Lo studio antropologico della ...
Indice
  • 1 Il brutto anatroccolo dei metalli
  • 2 La carta d'identità dell'argento
  • 3 Una storia molto antica
  • 4 Un metallo nobile ma che lega bene con gli altri metalli
  • 5 Pulire l'argento… con l'alluminio
Categorie
  • MINERALOGIA in Geologia
Tag
  • INQUINAMENTO ATMOSFERICO
  • PELLICOLE FOTOGRAFICHE
  • TITOLO DELL'ARGENTO
  • ANIDRIDE SOLFOROSA
  • PLINIO IL VECCHIO
Altri risultati per argento
  • argento
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Metallo nobile utilizzato sin dall’antichità, come l’oro e il rame, per la coniazione di monete. Fu adoperato come mezzo di scambio poiché in possesso di tutte le proprietà necessarie per la funzione di moneta e cioè: inalterabilità, omogeneità, divisibilità, poca durezza che gli consente di ricevere ...
  • argento
    Dizionario di Storia (2010)
    Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore bianco, usato nella monetazione e nella fabbricazione di oggetti d’uso. L’impiego dell’a. fu comune già nel mondo antico, in Fenicia, in Grecia, in Etruria e nel periodo romano, quando l’a. fu piuttosto diffuso per la creazione di suppellettili. Durante ...
  • argento
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47. Generalità In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea o a. corneo (AgCl), proustite (3Ag2S•As2S3) ecc., sia allo stato nativo; inoltre è spesso contenuto ...
  • argènto
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    argento argènto [Der. del lat. argentum, da una radice indoeuropea significante "brillare"] [CHF] Elemento chimico di simb. Ag, numero atomico 47 e peso atomico 107.868, di cui sono noti due isotopi stabili con numero di massa 107 (abbond. relat. 51.84 %) e 109 (48.16 %) e vari isotopi instabili (v. ...
  • ARGENTO
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    B.M. Alfieri L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale secondo procedimenti analoghi all'oro e adoperato come quello nella decorazione dei manoscritti di lusso. La ...
  • ARGENTO
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (IV, p. 253; App. I, p. 147; II, I, p. 248; III, I, p. 130; IV, I, p. 159) La tendenza a una progressiva divaricazione fra domanda e offerta di a., già delineatasi agli inizi degli anni Settanta, ha trovato conferma nel periodo successivo. Accanto alla dilatazione dei consumi, dovuta agli usi industriali, ...
  • ARGENTO
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    Nell'ultimo quindicennio l'andamento del mercato mondiale dell'a. ha subito un cambiamento quasi radicale poiché si è delineata molto chiaramente un'eccedenza della domanda sull'offerta. La produzione è continuata con un ritmo abbastanza sostenuto, con tassi d'incremento superiori al 10% fino al 1970, ...
  • ARGENTO
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    L'andamento del mercato mondiale dell'a., durante il decennio trascorso, si può spiegare tenendo presente la circostanza che tale metallo, pur avendo cessato sin dalla seconda guerra mondiale di essere impiegato principalmente per usi monetarî, forma ancora oggetto di regolamentazione speciale, modellata ...
  • ARGENTO
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Nelle tabelle a pagina 249 sono riportate le produzioni nei varî paesi in questi ultimi anni e la ripartizione dei consumi in Italia. Il deprezzamento di questo metallo, per la graduale eliminazione del Silver standard dai varî sistemi monetarî (v. metalli preziosi, XXIII, pp. 31-32), dopo una breve ...
  • ARGENTO
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    Metallurgia. - La metallurgia dell'argento modernamente riguarda pochi metodi per la produzione su vasta scala. I processi principali sono quelli per via secca, basati sull'ottenimento di leghe col piombo, e quello di lisciviazione con cianuri alcalini, analogo al trattamento di cianurazione per l'oro. ...
  • ARGENTO
    Enciclopedia Italiana (1929)
    È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al color bianco e alla caratteristica lucentezza, per cui questo metallo fu dagli alchimisti indicato ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
argènto
argento argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentato
argentato agg. [part. pass. di argentare; cfr. lat. argentatus (der. di argentum «argento») «coperto o provvisto di argento»]. – 1. Rivestito d’un sottile strato d’argento: posaterie a.; carta a., ottenuta da fogli di carta comune cui si...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali