ARMAGNACCHI
. Fazione che ebbe gran parte nella storia di Francia verso la fine della guerra dei Cento anni. Il nome le viene dal conte Bernardo VII d'Armagnac (v.), la cui figlia era andata sposa, in seconde nozze, al duca Carlo d'Orléans, nipote del re di Francia Carlo VI. Già nei primi anni del sec. XV, quando cominciarono ad inasprirsi i rapporti fra Luigi I duca d'Orléans, fratello del re Carlo VI e padre di Carlo d'Orléans, e suo zio, Filippo l'Ardito, duca di Borgogna, Bernardo VII d'Armagnac aveva preso le parti della casa d'Orléans. I vincoli si fecero più stretti, quando, morto Filippo l'Ardito (1404), suo figlio Giovanni senza Paura, duca di Borgogna, fece assassinare a tradimento, da una banda di sicarî, il duca Luigi I d'Orléans (Parigi, 23 novembre 1407). Per vendicarne la morte e per opporsi al predominio del duca di Borgogna sul re Carlo Vl, debole e soggetto a crisi di demenza, si raggrupparono intorno a Carlo d'Orléans e a Bernardo conte d'Armagnac i re di Sicilia (Luigi Il d'Angiò) e di Navarra, i duchi di Berry, di Bretagna e di Borbone, i conti d'Alençon e di Clermont e il connestabile d'Albret. Invano la vedova di Luigi I d'Orléans, Valentina Visconti, ricorse alla giustizia del re contro il duca di Borgogna, reo confesso; per il momento si venne a una conciliazione (a Chartres il 9 marzo 1409, rinnovata a Bicêtre il 2 novembre 1410) tra la fazione degli Orléans o Armagnacchi e quella dei Borgognoni. Ma il 4 luglio 1411 Carlo d'Orléans mandò una sfida al duca di Borgogna, che rispose oltraggiosamente, e la guerra civile fu inevitabile. Bernardo reclutò nel mezzogiorno della Francia bande di terribili assassini, guasconi specialmente, che sparsero il terrore nelle regioni dove operarono. A Parigi, e quindi sul re, dominano i Borgognoni, i quali, dopo scontri violenti in Piccardia, respingono gli Armagnacchi dalla regione parigina con l'aiuto degl'Inglesi. Anche gli Armagnacchi si rivolgono per aiuti a Enrico IV re d'Inghilterra e nel maggio 1412 stringono con lui un trattato odioso. Il trattato, scoperto dai Borgognoni, pone gli Armagnacchi al bando del regno; però invano il re Carlo VI e Giovanni senza Paura assediano per due mesi Bourges, capoluogo del ducato di Berry. Tardando l'aiuto inglese, gli Armagnacchi preferiscono una conciliazione, rinunziano alle alleanze e riacquistano i loro beni (pace di Auxerre, 16 luglio 1412). La pace però dura poco, perché il duca di Borgogna si compromette troppo, favorendo il moto tumultuoso del basso popolo parigino, guidato da Caboche (v.). Gli Armagnacchi, prima invisi alla borghesia parigina, sono ora invocati come liberatori dal regno del terrore dei seguaci di Caboche (convegno di Pontoise, 28 luglio 1413). I borghesi parigini si fregiano dei colori degli Armagnacchi, il violetto, e della croce bianca col motto: "Le droit chemin"; e con l'aiuto degli Armagnacchi soffocano nel sangue il moto di Caboche. Giovanni senza Paura, compromesso, fugge in Fiandra, sostiene per qualche tempo la blanda guerra che gli muove il re Carlo VI, dopo averlo dichiarato traditore, infine, nel febbraio 1415, ad Arras, fa la pace, impegnandosi a non venire più a Parigi. Ma in quel momento Enrico V d'Inghilterra rinnovava la guerra contro la Francia, Giovanni senza Paura si alleava agl'Inglesi, mentre Bernardo d'Armagnac, nominato connestabile dopo la morte del conte di Saint-Pol, ucciso nella battaglia di Azincourt, metteva Parigi in istato di difesa (ottobre 1415). Il 29 maggio 1418, il tradimento di un borghese di Parigi permise ai Borgognoni di rientrare nella città e, il 12 giugno, gli Armagnacchi furono massacrati. Ma, fuori di Parigi, gli Armagnacchi che difendevano la causa di Carlo VI, continuarono a lottare sia contro gl'Inglesi, sia contro i Borgognoni. La pace di Arras (21 settembre 1435), riconciliando le case di Francia e di Borgogna, mise fine alle gesta degli Armagnacchi, le ultime bande dei quali, ancora per una decina d'anni, devastarono i paesi di lingua germanica ai confini orientali e settentrionali del regno e nella stessa Germania furono assoldati nelle compagnie di ventura, lasciando trista fama di sé.
Bibl.: Jarry, La vie politique de Louis d'Orléans, Parigi 1889; S. Luce, La France pendant la guerre de cent ans, Parigi 1890; A. Coville, Les premiers Valois et la guerre de cent ans, Praigi 1902 (forma il vol. IV, parte 1ª della Histoire de France depuis les origines, diretta da E. Lavisse).
Per la bibliografia regionale, v. U. Chevalier, Répertoire des sources historiques du moyen-âge, Montbéliard 1894-99, s. v.