Scrittore e patriota (Schio 1817 - Roma 1889); volontario nel 1848, dettò il Canto degli insorti che gli dette subito notorietà come poeta patriottico; l'anno dopo partecipò alla difesa di Venezia scrivendo, in tale occasione, i famosi versi A Venezia. È di questi anni la sua intensa attività giornalistica che, stroncata a Venezia dall'Austria, riprese poi efficacemente a Milano nella redazione de Il pungolo. Sensibile all'influsso di Giusti, sebbene a questo assai inferiore, scrisse Poesie politiche, Poesie giocose e Poesie serie (cfr. edizione delle Poesie, 1853-1854), tutte caratterizzate da una facile vena giornalistica e da un superficiale ma sicuro impegno umano e politico.