CORRODI, Arnold
Nacque a Roma il 12 genn. 1846 dal pittore di origine svizzera Salomon e da Emilie Ruegger, fratello minore del pittore Hermann.
Fu introdotto giovanissimo alla pittura, assieme al fratello, dal padre, che lo educò a dipingere "secondo natura", e inoltre da insegnanti privati. Nel 1860 fece un viaggio di studio a Ginevra (Noack, 1912), dove soggiornò, sembra, qualche anno frequentando l'ambiente artistico che si riuniva allora intorno ad A. Calame (Corrodi, 1895, p. 28). Rientrato a Roma, negli anni 1866-67 subì l'influenza del pittore spagnolo M. Fortuny, che si dedicava particolarmente a soggetti storici. Frequentava l'ambiente degli artisti stranieri e in particolare l'atelier di A. Weckesser e di H. Dreber, detto Franz-Dreber. Nel 1868 fu a Venezia; nel 1872, con il fratello Hermann, a Parigi, dove espose al Salon un quadro di genere, Bambini che raccolgono fiori (Corrodi, 1895, p. 28), poi a Londra e a Monaco per visitare l'esposizione internazionale (ibid., pp. 32-34). Nel 1873, sempre con Hermann, fu a Capri e poi a Vienna (ibid., pp. 34 s.), dove venne premiato all'esposizione annuale per una tela raffigurante Petrarca alla corte di Napoli.
A Roma il C. e il fratello dividevano lo stesso atelier in via dei Greci e poi in via degli Incurabili. Il C. morì a Roma il 7 maggio 1874 e fu sepolto nel cimitero acattolico di Testaccio (ibid., p. 38).
Nonostante la brevità della vita, vastissima fu la sua produzione che, per la maggior parte, è andata perduta nell'incendio che nel 1892 distrusse l'atelier del fratello (Corrodi, 1895, pp. 40 s.; Noack, 1912). I pochi suoi quadri conservati e i soggetti di quelli perduti, tramandatici dalla letteratura, indicano una predilezione per una tematica romantica.
Egli era infatti molto apprezzato per i quadri di soggetto storico e letterario (Noack, 1927, I, pp. 602 s.; frequente l'ispirazione a Dante e a Shakespeare), come L'entrata in Roma degli ebrei prigionieri, la Condanna del conte Ugolino (1870), Lutero che si reca dal principe elettore di Sassonia (1873) e molti altri (v. i titoli in Noack, 1912), ma dipinse anche all'acquerello, o disegnò, scene di genere, più raramente paesaggi. Alcuni disegni sono conservati nella Galleria comunale d'arte moderna, a palazzo Braschi in Roma: tra gli altri, Ritratto di donna ciociara, Bambini trebbiatori, Famiglia ciociara, Temporale nel Lazio. Vendemmia nel Lazio, Mercato laziale, Il portalettere, Ruscello in una foresta, Il cappellaio. Sono firmati i dipinti Caldarroste a via Sistina (Roma, Museo del Folclore); Cortile di urta casa italiana (Zurigo, Graphische Sammlung der Eidgenössischen technischen Hochschule), datato 1863 (I pittori zurighesi ..., 1978); Gita in gondola (Basilea, Kunstmuseum), datato 1873. Il Kunsthaus di Zurigo possiede un acquerello, Allegra famiglia nella Campagna romana, firmato e datato 1864, e due oli: Lo zio e la nipote, firmato, e Le amiche.
Il C. fu anche incisore: un esemplare di acquaforte, Satiro presso una trappola per uccelli, si trova nella collezione grafica del Kunsthaus a Zurigo, e un altro, Bosco con satiri, in quella della Eidgenössische technische Hochschule, sempre a Zurigo.
Fonti e Bibl.: Allgem. Zeitung, 1875, n. 131, Beil.; H.Corrodi, in Neujarsblatter der Künstlergesellschaft (Zürich), 1895, pp. 21-39, tav. 2; J. von Kopf, Lebenserinnerungen eines Bildhauers, Stuttgart-Leipzig 1899, pp. 244, 435; Ch. Brun, Schweizer. Künstlerlex., Frauenfeld 1905, I, pp. 317 s.; F. Noack, in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlex., VII, Leipzig 1912, p. 468 (con bibl.); Id., Das Deutschtum in Rom, Berlin-Leipzig 1927, 1, pp. 553, 602 s., 634; II, p. 132; I pittori zurighesiin Italia, 1770-1870 (catal.), Firenze 1978, p. 15; A. M. Comanducci, Diz. ill. dei pittori ital. moderni e contemp., II, Milano 1971, pp. 827 s. Vedi, inoltre, i catal. dei musei citati nel corso della voce.