arousal
Stato generale di attivazione e reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni (soggettivi) o esterni (ambientali e sociali). Esso è attribuibile all’influenza della formazione reticolare attivante sul sistema nervoso autonomo e sull’intera corteccia cerebrale, e si connota come una variabile continua sulla quale i diversi individui possono variare. Comprende un livello intermedio ottimale, adeguato per il funzionamento psicologico. Molti studi sperimentali infatti dimostrano una relazione funzionale a U rovesciata tra attivazione e prestazione: le prestazioni migliori nell’essere umano si ottengono in corrispondenza di livelli intermedi di arousal, mentre un arousal ridotto (come nel sonno o nel rilassamento profondo) o eccessivo (come negli attacchi di panico) è incompatibile con un buon funzionamento cognitivo. Un arousal di media entità produce quindi uno stato di coscienza di piena vigilanza e motivazione verso il compito in atto. Lo psicologo Hans J. Eysenck ha individuato nelle tendenze spontanee alla ricerca di un livello ottimale di arousal, una vera e propria dimensione della personalità correlata all’introversione/ estroversione: i soggetti cosiddetti introversi possiedono un livello basale di arousal già abbastanza elevato, e tenderebbero perciò a ridurre l’eccessivo aumento dell’attivazione mediante forme diversificate di ‘evitamento’ sociale e cognitivo di ulteriori stimoli. Quelli estroversi, invece, hanno un livello minore di arousal e cercano di elevarlo mediante la ricerca di stimoli eccitanti di varia natura. Le emozioni e i sentimenti, secondo alcuni autori, sono legati a un innalzamento del livello di arousal e sollecitano un comportamento volto a restaurare omeostasi. Così, l’umore di fondo sarebbe determinato da eventi di modesto significato edonico che comportano un basso livello di arousal, che non produce una risposta comportamentale. L’emozione è ricondotta, invece, a eventi edonicamente rilevanti che producono un alto livello di attivazione e sollecitano una risposta comportamentale. (*)