ars combinatoria
«Arte combinatoria» fu designata da Leibniz quella che già Raimondo Lullo aveva battezzato Ars magna, e cioè la simbolizzazione di contenuti di pensiero attraverso un sistema di segni linguistici, numerici, schemi e figure, manipolabili formalmente e flessibilmente tramite principi sintattici combinatori. Il progetto leibniziano dell’a. c. promuoveva così la possibilità di scoprire verità di pensiero come esito dell’applicazione di regole di combinazione a partire da una lista di nozioni primitive. La meccanizzazione del ragionamento, ridotto a calcolo formale, avrebbe evitato confusione, incoerenza, ambiguità. Sotto vari aspetti l’a. c. precorre l’idea dell’aritmetizzazione delle leggi logiche («leggi del pensiero») nella teoria logica di G. Boole.