ASCIANO (A. T., 24-25-26)
Paese e comune della Toscana (Siena). Il centro capoluogo è situato nell'alta valle dell'Ombrone su un'altura a breve distanza dalla riva sinistra del fiume, a m. 200 s. m., con 1823 ab. (area del comune, kmq. 215,35; popolazione 8235 ab.). Antico feudo dei conti della Scialenga acquistato nel 1215 dai Senesi, che lo fortificarono, fu oggetto dì aspra contesa tra essi e i Fiorentini. Conserva ancora tracce del suo passato in un vastissimo musaico pavimentale romano ritrovato nell'area della casa Francini-Naldi, nelle decorose costruzioni, nelle mura trecentesche. La bella chiesa collegiata (Santa Agata), in travertino, con cupola, mostra molto sviluppata l'architettura romanica della regione senese; possiede, tra l'altro, un prezioso trittico del Sassetta, la Natività di Maria, un'Assunta di Giovanni di Paolo, un affresco della Pietà nella maniera del Sodoma. La chiesa di S. Francesco, a una navata e travature in schiette forme gotiche senesi, conserva due statue di legno, dell'Annunciazione, di delicato artista del sec. XV. Sono notevoli anche la chiesa gotica di S. Agostino e l'oratorio di S. Bernardino. Nella Piazza del grano è una fontana monumentale del sec. XV, che ripete anch'essa dall'arte senese la sua elegante struttura. Di Asciano furono i pittori D0menico di Bartolo e Amos Cassioli.
Il paese ben costruito, con strade e piazze ampie, è centro di una modesta attività economica e mercato frequentato. Stazione della ferrovia Siena-Chiusi è punto d'incrocio della linea per Montepescali (Grosseto). (V. Tavv. CXLVII-CXLVIII).