Pseudonimo del poeta bulgaro Asen Kolarov (Draganovo, Loveč, 1897 - Mosca 1951). Tra gli animatori della rivista comunista Nov păt ("Via nuova", 1923-25), iniziò come poeta rivoluzionario (Žertveni kladi "Roghi di vittime", 1924). Dopo il poema Dvojnik ("Il doppio", 1927), che documenta il suo travaglio spirituale, si volse a visioni pastorali e malinconici idillî, spesso rielaborando motivi folclorici (Planinski večeri "Sere in montagna", 1934; Stichotvorenie "Versi", 1943). Autore di un dramma sulla rivolta antiottomana del 1876 (Podvig "L'impresa", 1946) e del trattato Bălgarskijat chekzametăr ("L'esametro bulgaro", 1942), fu anche traduttore (da Omero, Molière, Goethe, ecc.).