Isola posta a NO della Sardegna (51,9 km2); ne è separata da un canale poco profondo e che limita a O il Golfo dell’Asinara. Lunga 17,4 km e larga da 6,4 a 0,3 km, l’isola è assai varia per morfologia e per costituzione geologica (graniti, scisti cristallini, calcari); le coste sono molto frastagliate, con insenature che si prestano all’approdo. Fa parte del comune di Porto Torres.
Detta dagli antichi Herculis insula e nel Medioevo Sinuaria, in epoca medievale fu sede di un monastero camaldolese; scarsamente popolata, divenne deserta per le lotte tra Pisa, Genova e gli Aragonesi e successivamente per le incursioni di pirati barbareschi. Gli Aragonesi ne concessero il dominio alla città di Sassari. Passò nel 1721 ai Savoia, che la concessero in feudo nel 1775 ad Antonio Manca Amat col titolo ducale. Nel 1886 vi fu creata una colonia penale agricola; dal 1975 al 1997 fu adibita a carcere di massima sicurezza.
Il prolungato isolamento dell’A. ha favorito la conservazione integrale di alcune aree, rendendo il patrimonio faunistico e floristico dell’isola unico a livello internazionale. Importante la riproduzione della fauna selvatica: tra gli Uccelli, il gabbiano corso, il marangone dal ciuffo, la pernice sarda e la gazza; tra i Mammiferi, la lepre, la donnola, il muflone, il cinghiale e il caratteristico asinello albino.
Nel 1997 è stato istituito il Parco nazionale dell’A., soggetto a un regime di tutela particolarmente restrittivo, essendovi ammessi non più di 300 visitatori al giorno.