Atene
Parte introduttiva di Giorgio Tartaro
Capitale della Grecia (al censimento 2001, 745.500 ab., e 3.761.800 l'agglomerazione urbana). Le Olimpiadi del 2004 hanno rappresentato per A. un importante momento di rilancio. I nuovi interventi si sono innestati su un tessuto urbano caratterizzato da rilevanti preesistenze storiche, ma con un forte scarto qualitativo tra queste ultime e una contemporaneità disordinata e anonima.
Negli anni immediatamente precedenti la pianificazione aveva infatti riguardato soprattutto le infrastrutture, lasciando lo sviluppo dell'edificato prevalentemente nelle mani di imprenditori privati, che avevano in generale optato per il massimo sfruttamento delle volumetrie concesse da un favorevole regime vincolistico.
Un primo impulso era venuto dall'ingresso della Grecia nell'Unione Europea nel 2000: l'aeroporto internazionale E. Venizelos, la nuova metropolitana e altri adeguamenti infrastrutturali avevano assorbito gran parte delle risorse pubbliche. Le realizzazioni architettoniche si erano però limitate ad alcune grandi strutture, per lo più prive di qualità: A. si è rivelata incapace di investire su concorsi internazionali di progettazione in grado di rilanciarne l'immagine urbana.
I giochi del 2004 hanno tuttavia offerto l'occasione per realizzare una serie di strutture sportive e di accoglienza di alto valore iconico: dal villaggio olimpico a nord di A. ai vari poli dedicati alle differenti discipline; dal centro sportivo olimpico al nuovo velodromo di S. Calatrava; dai cinque stadi (di cui uno progettato dallo stesso Calatrava) ai complessi olimpici di Faliro e di Elliniko e al Media Village. Per quanto riguarda le infrastrutture si segnala il nuovo svincolo autostradale Attiki Odos a nord-ovest della città, vero nodo nevralgico della viabilità metropolitana.
Un bilancio di tali lavori mette tuttavia in evidenza l'assenza di una generalizzata qualità progettuale: Calatrava, unico progettista di livello internazionale, non è stato sufficiente a innalzare il tono degli interventi. Il ridisegno delle piazze Omonoia, Kolonaki,Kourmourdourou e Syntagma, la riqualificazione di alcune stazioni della metropolitana e i citati complessi olimpici sono così rimasti i soli pezzi effettivamente realizzati di un piano che aveva alimentato grandi aspettative.
Tra gli studi di progettazione greci si segnala l'Atelier 66, che ha firmato il ridisegno della piazza Kolonaki e della stazione Kallithea. Notevole è stato anche l'impulso dato dai giochi all'edilizia privata: fra le realizzazioni migliori va ricordata la nuova sede della Banca nazionale, realizzata da I. Sakellaridou e M. Papanikolaou con la consulenza di M. Botta. Tra i pochi episodi architettonici di rilievo degli ultimi anni va ancora citato il Museo del mondo ellenico progettato nel 2005 dal gruppo Anamorphosis Architects; il suo impianto è basato sul concetto di 'assenza', che ha indotto gli architetti a proporre una struttura fluida, con stratificazioni che creano una divisione fisica fra i tre grandi momenti della storia greca: un anfiteatro, tipico dell'era classica; una cupola, che rinvia alla cultura bizantina; alcune coperture a conchiglia, che rappresentano la modernità.
Un ampio dibattito si è infine aperto sulla questione riguardo al Museo dell'Acropoli, con il concorso internazionale che è stato promosso dal governo e vinto da B. Tschumi nel 2001. Anche in questo caso l'impianto è stato suddiviso in tre parti: la base, ancorata agli scavi di Makriyianni, come esposizione permanente; un secondo livello, di forma trapezoidale, destinato ad accogliere le opere del periodo romano; un terzo livello, totalmente in vetro e con vista sull'Acropoli, progettato per contenere i marmi del Partenone conservati al British Museum di Londra.
bibliografia
Uporgeio Politismou, Panellenia Enose Architektonon (Ministero della Cultura, Unione greca degli architetti), Paradeigmata. 9. Diethnes ekthese architektonikes, Mpienale Benetias (Esempi. 9a Mostra internazionale di architettura, Biennale di Venezia), Venezia 2004.
Archeologia di Roberta Belli Pasqua
I lavori per la costruzione di nuove linee della metropolitana e per l'ammodernamento della linea già esistente (1992-1997) hanno costituito un'occasione importante per l'acquisizione di nuovi dati sulla topografia della città antica, consentendo sia di approfondire l'esame di situazioni archeologiche già note sia, soprattutto, d'integrare la conoscenza di zone documentate archeologicamente solo in maniera frammentaria. Gli scavi, condotti per lo più sotto la direzione della 3a Eforia alle antichità preistoriche e classiche di Atene, hanno interessato diverse zone, alcune delle quali strettamente legate alle aree di maggiore interesse archeologico e monumentale. Tra i rinvenimenti di maggior interesse si ricordano, nella zona della piazza Syntagma, quelli di una parte del letto del fiume Eridano e del percorso viario antico che giungeva fino alla pianura della Mesogaia; è stata rinvenuta parte dei canali di drenaggio lungo il fiume, un'estesa sezione del cosiddetto acquedotto di Pisistrato e una serie di necropoli lungo i lati della strada, che possono essere datate complessivamente tra il 4° sec. a.C. e il 3° sec. d.C.
A sud dell'Acropoli, in un'area utilizzata fin dall'età micenea come zona di sepoltura, il rinvenimento di tombe databili dall'età arcaica a quella paleocristiana ha permesso di ricostruire la dislocazione delle necropoli lungo l'antica via che metteva in collegamento la città con il porto del Falero. Altre aree con sepolture sono state messe in luce presso il Ceramico, dove è stato scavato un migliaio di tombe di datazione compresa tra il 7° e il 3° sec. a.C. Inoltre, scavi eseguiti nel 2002 hanno riportato alla luce i resti di un kouros monumentale, realizzato nello stile della bottega del Maestro del Dipylon, una tra le più importanti personalità artistiche della scultura arcaica ateniese. Tra i numerosi materiali rinvenuti durante i lavori per la metropolitana appare di particolare rilevanza anche una testa bronzea databile al 480 a.C. I risultati degli scavi e gran parte dei materiali sono resi pubblici attraverso mostre permanenti appositamente allestite in alcune stazioni della metropolitana. Inoltre, in seguito ai lavori di sistemazione in superficie delle stazioni afferenti alla zona dell'Acropoli, nell'area circostante l'Acropoli stessa e l'Agorà è stato riorganizzato il percorso viario che costeggia i due complessi antichi mediante la realizzazione di una vasta zona pedonale che ha permesso una migliore e più completa fruizione delle aree archeologiche.
Sull'Acropoli proseguono i lavori di restauro degli edifici antichi, iniziati negli anni Settanta del secolo scorso sotto la direzione dell'ESMA (Epitropi Syntirisis Mnimeion Akropoleos, Commissione per la conservazione dei monumenti dell'Acropoli). Al restauro dell'Eretteo, ultimato nel 1986, sono succeduti lavori di consolidamento della roccia lungo le pendici orientali e meridionali dell'Acropoli (1980-1993), interventi di ristrutturazione dei Propilei finalizzati alla rimozione e sostituzione delle integrazioni dovute ai restauri degli inizi del 20° sec.; dal 2006 sono in corso i lavori di restauro del Partenone e del tempietto di Atena Nike, per il quale è stato previsto lo smantellamento completo, la ristrutturazione e integrazione delle membrature architettoniche e una nuova anastilosi con una copia del fregio rimosso nel 1998 e conservato nel Museo dell'Acropoli.
Anche alcuni dei musei della città sono stati oggetto di opere di ristrutturazione, come il Museo Benaki, il Museo del Ceramico e il Museo archeologico nazionale; in quest'ultimo nuovi allestimenti sono stati realizzati per la sezione romana, per la minoico-micenea e per la sezione dedicata alla ceramica.
bibliografia
The city beneath the city. Finds from excavations for the metropolitan railwa y of Athens, ed. L. Parlama, N. Stampolidis, Museum of Cicladic Art, Athens 2000 (catalogo della mostra); Ch. Bouras, K. Zambas, The works of the Committee for the preservation of the Akropolis monuments on the Akropolis of Athens, Athens 2002.