In archeologia e paletnologia, raggruppamento di sepolture di periodo precristiano (per le sepolture cristiane si usa il termine cimitero). In origine il termine fu riferito ai sepolcri sotterranei di Alessandria d’Egitto.
Vere n. compaiono nel Neolitico; prima i cadaveri venivano generalmente sepolti isolati o in grotta o all’aperto. In Egitto, le più antiche n. sono costituite da sepolture povere con salme rannicchiate e avvolte in stuoie nella nuda terra, con poco corredo. Sepolcreti a forma di mastaba di cortigiani, favorite, funzionari si formano attorno alle grandi tombe faraoniche a piramide. In Mesopotamia, nella civiltà babilonese e assira, le n. si sviluppano intorno ai centri abitati senza un ordine prestabilito, con tombe a inumazione strettamente addensate. Nel territorio fenicio si hanno gruppi di tombe ipogee, generalmente con pozzo di accesso alle camere funerarie. Tombe a cremazione e a inumazione costituiscono la n. intorno a Cartagine. Nella civiltà minoica si hanno tombe a thòlos di grandi dimensioni (Hagia Triada); tombe a pozzo e a cameretta sono intorno a Cnosso e agli altri centri; inumazione e cremazione insieme caratterizzano le n. del tardo minoico. Le n. greche si estesero fuori delle mura, dal periodo geometrico in poi con tombe a fossa e a cremazione sormontate da segnali in pietra e anche da grandi vasi dipinti con motivi geometrici (8° sec. a.C.), e poi con le tombe familiari del periodo classico allineate lungo la via, sormontate da leoni funerari, da stele scolpite.
In Sicilia sono caratteristiche nell’età del Bronzo numerose cavernette scavate nella roccia (più di 4000 a Pantalica). Grandiose sono le n. etrusche di Vetulonia, Cerveteri, Tarquinia, Chiusi, Orvieto; alcune rupestri hanno il prospetto architettonico scolpito nella roccia (Norchia, Bieda, San Giuliano, Castel d’Asso). Sono a cremazione le estese n. della civiltà atestina; quelle della civiltà di Golasecca con migliaia di tombe a gruppi chiusi entro recinti (8°-5° sec.); a inumazione quelle del territorio piceno (9°-6° sec.) e quella preellenica di Torre Galli (Catanzaro); molto ricche quelle elleniche di Sicilia. In età romana le tombe si allinearono in genere lungo le vie principali, aggruppandosi talvolta a formare una n. con strade intermedie e con più file di sepolcri.