Diplomatico e storico (Trieste 1884 - Roma 1956). Irredentista, prese parte (1903-06) ai moti studenteschi per l'università italiana a Trieste; fu ferito e incarcerato a Innsbruck (1904). Giornalista dell'Indipendente e del Piccolo (1911-14), esponente nazionalista, volontario di guerra, fu nominato console generale ad Amburgo (1928), quindi ministro a Helsinki e (1935-43) a Berna. Studiò la storia di Trieste, della Venezia Giulia e della Dalmazia e la storia italiana dal 1918 al 1948: Italiani e Slavi nell'Adriatico (1915); La Vénétie Julienne et la Dalmatie (2 voll., 1918); Storia di Trieste (2 voll., 1924); Due anni di storia, 1943-1945 (2 voll., 1947); La condanna dell'Italia nel trattato di pace (1952); Venti anni di storia (3 voll., 1953).