Ordine di Antozoi della sottoclasse Esacoralli, phylum Cnidari, che comprende le Attinie o Rose o Anemoni di mare. Vivono, tranne poche eccezioni, isolati, nel mare a tutte le profondità, fissati per la base (suola) a scogli, pietre, conchiglie, alghe ecc., o su altri animali. Varie specie vivono in simbiosi con granchi e paguri.
L’ordine comprende numerose famiglie, con molte specie esclusivamente marine. Hanno la parete del corpo, molle, priva di scheletro; molti sulla parete della colonna presentano verruche o tubercoli, spesso forati da pori minuti (cinclidi), per cui passano filamenti mesenterici (aconzi). Hanno spesso colori molto vivaci. Le dimensioni variano da pochi cm a un metro. Sono contrattili. L’animale si può gonfiare, tanto da rendere la parete sottile e diafana, oppure può ritrarre i tentacoli, riducendosi a una piccola massa compatta, emisferica (onco). Hanno sessi separati; dall’uovo si forma una larva ciliata (planula) che si fissa, trasformandosi in polipo e passando poi per stadi larvali caratteristici (edwardsia, halcampula), acquistando un numero crescente di setti e raggiungendo lo stadio adulto. Si riproducono anche agamicamente per gemmazione, meno regolarmente degli altri Cnidari. Emettono sostanze urticanti (attinotossine), particolarmente attive anche per l’uomo.
Agli A. appartiene la famiglia degli Attinidi, caratterizzati da un numero di logge mesenteriche e di tentacoli sempre superiori a sei. Comprende alcune delle specie più conosciute di A., diffuse negli acquari. Comuni nel Mediterraneo Actinia equina, rossa, chiamata pomodoro di mare, e Anemonia sulcata. Le attinie tropicali sviluppano rapporti simbiotici con diverse specie di pesci pagliaccio.