AUGUSTA
(lat. Augusta Vindelicensis, Augusta Vindelicorum, Augusta Vindelicum; ted. Augsburg; Ogesburc nei docc. medievali)
Città della Baviera, fondata sul punto di confluenza del Wertach nel Lech dall'imperatore Augusto o dal suo successore Tiberio, prese il nome dalla stirpe celtica dei Vindelici, sottomessa nel 15 a.C., intorno al 50 d.C. fu capitale della prov. Raetia e nel 121 divenne municipio romano.Nel 259 A. venne assediata per la prima volta dagli Alamanni e occupata definitivamente dopo il 400. Mancano totalmente testimonianze archeologiche e documentarie riguardo al periodo fino al 570, anche se è certo che la città continuò a essere abitata. Al 630 ca. risale la fondazione, o rifondazione, del vescovado; il primo vescovo è documentato però solo intorno al 750. Nel 955 il vescovo Ulrico difese la città dall'assalto degli Ungari. Tra il 1080 e il 1095 e nel 1132, durante la lotta per le investiture e nella guerra fra Guelfi e Svevi, A. fu assediata, conquistata e distrutta. A partire dal 1251, con l'affermarsi della borghesia, i vescovi persero gradualmente il loro potere sulla città. Nel 1276 re Rodolfo I le concesse lo Stadtrechtsbuch (statuto), mentre l'imperatore Ludovico IV, nel 1316, la elevò al rango di libera città dell'impero: da allora in poi i vescovi rinunciarono a ogni diritto su di essa. Fino al 1368 il governo della città fu detenuto dalle famiglie più altolocate, in seguito, fra il 1368 e il 1548, dagli artigiani e dalle loro corporazioni. Lo sviluppo economico e politico di A. come centro tessile della Germania meridionale, dell'artigianato artistico e del commercio europeo raggiunse il suo apice intorno al 1490.Le prime ricerche archeologiche di interesse medievale furono condotte a partire dal 1961, con gli scavi all'interno e nelle adiacenze della chiesa dei St. Ulrich und Afra (Die Ausgrabungen, 1977), e proseguirono poi nel 1979-1980 con le indagini effettuate nella cripta occidentale del duomo (Sage, 1981).Nell'Alto Medioevo la città vescovile occupava il settore meridionale della città romana, un territorio di ha 19 ca. intorno al duomo. Verso il Mille cominciarono a sorgere centri suburbani (suburbia) intorno alle abbazie di St. Stephan (dal 969), St. Moritz (dal 1021) e St. Peter am Perlach (prima del 1060). Nel centro di Perlach è possibile individuare il primo insediamento cittadino con il municipio, documentato nel 1260. Questi suburbia, che fino al 1187 erano circondati da mura, si congiunsero con la chiesa e l'abbazia benedettina dei St. Ulrich und Afra situata a S della città. A partire dal 1100, a N-O dell'antico centro attorno al duomo, presso le abbazie dei Canonici agostiniani di St. Georg e Heilig-Kreuz, si svilupparono altri centri suburbani che fino al 1308 furono compresi all'interno della cinta difensiva urbana. Solo intorno al 1450 il sobborgo orientale di St. Jakob (Jakobervorstadt), situato nella piana del Lech, fu dotato di una sua propria cinta muraria. Alla fine del Medioevo A. pervenne all'assetto topografico che conservò inalterato fino al 1866.Nonostante i gravi danni subìti durante la seconda guerra mondiale, in undici chiese, un tempo connesse ad abbazie e complessi conventuali, e in alcuni edifici pubblici è possibile identificare strutture architettoniche romaniche e gotiche. Il duomo fu trasformato e rifatto per ben sei volte, fra l'800 e il 1450: il vescovo Simpert consacrò l'edificio originario di epoca carolingia, che venne rielaborato dal vescovo Ulrico dopo il 955. Alla terza fase di lavori, del 995, risale il rifacimento del lato occidentale. Nel 1065, nella quarta fase di lavori, l'edificio fu integralmente ricostruito con struttura basilicale a tre navate e copertura a capriate. Di tale edificio si conservano gli ordini inferiori dei campanili del lato orientale, le arcate, i soprastanti muri della navata centrale e il transetto. Nella quinta fase dei lavori, degli anni 1320-1343, la chiesa fu ampliata a cinque navate e coperta con volte gotiche; in questo momento è probabilmente da escludere l'ipotesi di una collaborazione di Heinrich Parler. Agli anni 1356-1431 risale infine la sesta fase dei lavori, con la realizzazione del coro orientale in stile gotico maturo; con quest'ultima aggiunta il duomo raggiunse la lunghezza di m. 113,25.La seconda chiesa per ordine d'importanza, quella dei St. Ulrich und Afra, costruita sul sepolcro della martire paleocristiana Afra, fu preceduta da sei edifici, prima di essere integralmente ricostruita in forme tardogotiche tra il 15° e il 16° secolo. Le chiese dei Francescani, di St. Moritz, St. Anna, St. Georg, Heilig-Kreuz, la primitiva St. Magdalena (od. Römisches Mus. in der Dominikanerkirche) e la primitiva St. Katharina sono del tipo Hallenkirche a due o tre navate, per lo più tardogotiche, oppure costruite a cavallo fra i secc. 15° e 16° e molto alterate in epoca barocca. Solo la basilica a tre navate di St. Peter am Perlach, eretta negli anni 1123-1192, ha conservato il suo aspetto romanico.Gli edifici civili pubblici di età medievale (resti delle mura cittadine, torri e portali) risalgono ai secc. 14° e 15°; in quanto alle case private solo undici, delle più di duecento superstiti della città vecchia, mostrano caratteri gotici.Per quanto riguarda la scultura, il duomo di A. conserva pregevoli rilievi in bronzo romanici, nonché esempi di scultura architettonica e funeraria tardogotica. Alla prima metà del sec. 11° risale la porta bronzea del duomo: trentatré riquadri dovuti a due diversi maestri e raffiguranti la Lotta del bene contro il male e la Redenzione operata da Cristo (Droste, 1980; 1981, p. 211). Vanno citate inoltre la decorazione scultorea del portale settentrionale (1343) e quella, influenzata dai Parler, del portale meridionale (1356-1357). Il chiostro del duomo, con i suoi 431 epitaffi e monumenti sepolcrali realizzati fra il 1300 e il 1805, è uno dei più importanti della Germania. Degni di nota inoltre i sepolcri creati da Hans Baierlein il Vecchio, Ulrich Wolfratshauser, Michel Erhart, Gregor Erhart e Adolf Daucher.Le cinque vetrate con i profeti (Daniele, Osea, Davide, Giona e Mosè) dell'ordine superiore del lato meridionale del duomo, risalenti al tardo sec. 12°, sono tra i più antichi esempi di pittura su vetro nell'Occidente europeo.Delle pitture parietali si sono conservati solo frammenti isolati (Wilhelm, 1983), come quelli della decorazione pittorica a tempera della Goldschmiedkapelle presso St. Anna, realizzata nel 1420-1425.Ulrich Apt il Vecchio, Jörg Breu il Vecchio, Hans Burgkmair (Falk, 1968), Hans Holbein il Vecchio e Leonhard Beck, operanti tutti ad A. tra la fine del sec. 15° e gli inizi del 16° quali pittori, indistintamente, di affreschi e di dipinti su tavola, oltre che disegnatori, figurano tra i protagonisti del periodo di transizione fra Gotico e Rinascimento.
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