Filologo e educatore (Firenze 1844 - ivi 1923), prof. di filosofia nei licei di Pistoia e Firenze, accademico della Crusca. Più che per la sua attività di filologo (fu deputato alla compilazione del Vocabolario della Crusca) e alcuni suoi scritti di argomento filosofico (Della vita e delle opere di Augusto Conti, 1906), che pure rivelano una seria preparazione, va ricordato per l'interesse dimostrato per i problemi educativi in generale e della scuola in particolare (Il carattere degli Italiani, 1878, la sua opera maggiore; Sull'insegnamento della filosofia elementare conforme ai programmi del 1867, 1871) e per l'opera svolta con passione e continuità in questo campo sia nella scuola, sia attraverso le riviste La scuola, da lui fondata (1872) e diretta, e Letture di famiglia, sia soprattutto per mezzo dei numerosi volumi indirizzati al popolo e alla gioventù (Dal vero: racconti ricreativi per i fanciulli, 1887; La vita di Colombo raccontata ai fanciulli delle scuole italiane d'Oriente, 1888; Alessandro Manzoni ricordato al popolo e alla gioventù, 1888; Lettere di s. Caterina da Siena scelte ed annotate ad uso della gioventù, 1896, ecc., oltre ad una nutrita serie di libri di letture per il popolo, i giovani, i fanciulli). Notevole anche una raccolta di poesie burlesche, Gente allegra Iddio l'aiuta, 1873.