Ave Maria
La particolare salutazione angelica ha avuto nella liturgia cristiana grande diffusione per il mistero della maternità cui era legata (Luc. 1, 28). V. anche la voce AVE.
La festa dell'Annunciazione era in origine cristologica e riecheggiava nei testi liturgici il saluto angelico, che successivamente formò la preghiera così diffusa, prima con la sola parte biblica e dal sec. XIV con l'aggiunta dell'invocazione " Santa Maria, ecc. ".
Dalla liturgia il saluto evangelico passò nella devozione privata (corona del rosario di 150 Ave Maria, e l'Angelus Domini con tre Ave Maria), nella letteratura popolare (Misteri e sacre rappresentazioni) e nell'arte (mosaici medievali e artisti rinascimentali).
Nella Commedia, Piccarda, dopo aver terminato il suo discorso a D., cominciò ‛ Ave, / Maria ' cantando, cioè invoca la Vergine, prima di dileguarsi con le altre anime (Pd III 121-122).
Altrove quello amor che primo lì discese, / cantando ‛ Ave, Maria, gratïa plena ', / dinanzi a lei le sue ali distese (Pd XXXII 95), quando nell'Empireo D. celebra la glorificazione di Maria, dinanzi alla quale l'arcangelo Gabriele, che è disceso volando a lei per primo, canta l'A.M.; è un delicatissimo quadro che ripete l'immagine dell'annunciazione, ed ha avuto effetto, senza dubbio, sulla bella preghiera contenuta nel Credo falsamente attribuito a D. (v. BECCARI, ANTONIO). Il finale del Credo, infatti, altro non è che una libera traduzione dell'A.M., ed ha avuto una divulgazione separata, persino una certa fortuna musicale (v. VERDI, GIUSEPPE).
Una precisa allusione alla preghiera è ancora in Detto 159 E per ciò non ti credo, / se tu diciess'il Credo / e 'l Paternostro e l'Ave.
Con l'A.M. è stata identificata dal Busnelli (come già da Benvenuto, Daniello, Venturi) la squilla... / che paia il giorno pianger che si more, di Pg VIII 5; altri invece (l'Ottimo: fra i moderni il Novati e lo Zanini) intendono la campana che suona a compieta: così anche lo Scartazzini-Vandelli e altri commentatori.
Bibl. - H. Leclercq, Prière à la Vierge Marie sur un ostrakon de Luqsor, in " Bulletin d'ancienne littérature et d'archéologie chrétienne " II (1912) 3-32; Expositio salutationis angelicae (forse di s. Tommaso d'Aquino), in " Divus Thomas " XXIV (1931) 445-479; L. Mattei-Cerasoli, Ave Maria, in Enciclopedia Italiana, V 615; M. Righetti, Manuale di storia liturgica, I, Milano 19643, 220-224. Per il passo di Pg VIII, cfr. " Bull. " V (1898) 173-174, X (1902) 50, XVII (1910) 99.