Chomsky, Avram Noam
Linguista statunitense (n. Filadelfia 1928). Allievo di Z. S. Harris nell’univ. di Pennsylvania, insegnò nella Harvard University e, dal 1955, nel Massachusetts institute of technology. È il fondatore della grammatica generativo-trasfor-mazionale. La formulazione della nuova teoria ebbe inizio con Syntactic structures (1957; trad. it. Le strutture della sintassi) ed è stata poi sviluppata in Aspects of the theory of syntax (1965), dove si elabora la cosiddetta teoria standard. Altri saggi del primo periodo della sua produzione sono: Current issues in linguistic theory (1964; trad. it. Problemi di teoria linguistica); Cartesian linguistics (1966); Topics in the theory of generative grammar (1966; trad. it. La grammatica generativa trasformazionale); una raccolta delle trad. di numerosi saggi è apparsa in Italia col titolo Saggi linguistici (3 voll., 1969-70). Dopo la pubblicazione, con M. Halle, di The sound pattern of english (1968), opera fondamentale per la fonologia generativa, è tornato a occuparsi di problemi sintattici, sviluppando la cosiddetta teoria standard estesa (revisionata), specie in: Studies on semantics in generative grammar (1972); The logical structure of linguistic theory (1975); Essays in form and interpretation (1977; trad. it. Forma e inter-pretazione). In Lectures on government and binding (1981) Ch. ha apportato sostanziali modifiche alla teoria standard estesa: la grammatica non aspira più a spiegare mediante un numero finito di regole tutti i fenomeni di una lingua, ma distingue tra alcuni fenomeni fondamentali spiegabili in base alle regole generali della grammatica (core grammar) e altri fenomeni marginali spiegabili in base a regole periferiche (peripheral rules). Tra le opere successive: Knowledge of language (1986; trad. it. La conoscenza del linguaggio), Language and problems of knowledge (1987). Negli anni Novanta Ch., a partire da The minimalist program (1995), getta le fondamenta del cosiddetto programma minimalista, che ruota attorno ai principi dell’economia di derivazione sintattica e dell’economia della rappresentazione grammaticale. Le ripercussioni di quella che è stata chiamata la ‘rivoluzione chomskiana’ sono state profonde non solamente nella linguistica, ma anche nella psicologia e nella metodologia della scienza. Ch. da un lato ha aperto nuove vie in una branca della matematica moderna (la teoria formale dei linguaggi), dall’altro ha riaffermato il carattere mentalistico e astratto (invece che comportamentistico ed empiristico) della psicologia cognitiva e della linguistica, che di essa costituisce un ramo.