AVRANCHES (A. T., 32-33-34)
Città della Francia, sottoprefettura del dipartimento della Manica. Costruita in vicinanza del mare su un promontorio che domina la baia del Mont-SaintMichel, aveva 6597 abitanti nel 1926.
Città piuttosto importante durante il periodo gallo-romano, come capoluogo degli Abrincatui, Avranches cadde in potere dei Franchi al principio del sec. VI e divenne sede episcopale; si crede che sia stata fortificata da Carlomagno, per essere messa al riparo dalle incursioni dei Normanni; il che non impedì che questi se ne impadronissero più d'una volta. Incorporata al ducato di Normandia, divenne capoluogo d'una contea e baluardo contro le imprese dei Bretoni. Nel 1141 Goffredo Plantageneto, conte d'Angiò, se ne impadronì. Nel 1203 Guy de Thonars la riprese per il re di Francia e ne rase al suolo le mura, poi ricostruite da Luigi IX (1235). Durante la guerra dei Cent'anni fu aspramente contesa da Francesi e da Inglesi e passò successivamente dagli uni agli altri. Non meno provata fu nelle guerre di religione; gli abitanti di Avranches, ferventi cattolici, resistettero ai replicati tentativi degli ugonotti e non si sottomisero a Enrico IV se non nel 1591, dopo aver combattuto eroicamente contro le truppe reali. Nel sec. XVII Avranches è il centro della rivolta dei Vanu-pieds, contadini insorti contro le imposte; la rivolta fu soffocata dal maresciallo de Gassion ed ebbe per risultato le più terribili misure di rigore contro la città. Avranches ebbe anche a soffrire durante le guerre della Vandea; fu prima occupata dai Vandeani, poi ripresa dai soldati della repubblica.
La cattedrale, dell'XI e XII secolo, crollò improvvisamente nel 1790. L'antico palazzo vescovile del sec. XV è molto rovinato esternamente. Nella chiesa di Saint-Saturnin, in stile gotico moderno, si trova una bellissima porta del sec. XIII.
A. è centro abbastanza importante per il commercio dei grani e del sidro. La sua industria principale è la conceria.