(fr. Bretagne) Regione della Francia nord-occidentale, formata dall’omonima penisola (lunghezza 250 km, larghezza max 150), che si estende tra la Manica e l’Atlantico. Geologicamente fa parte del massiccio armoricano. Il paesaggio è costituito da un penepiano lievemente ondulato, in cui l’impermeabilità delle rocce primarie ha favorito una complicata rete fluviale con depressioni lungo gli affioramenti di scisti argillosi (Rennes, Châteaulin). Nella costa, disseminata di isole e scogli, si intagliano ampie insenature e innumerevoli estuari (rivières o aber). Il clima è oceanico, con scarse escursioni termiche; l’umidità è notevole in ogni stagione; piogge quasi egualmente distribuite in ogni mese, per 800-1200 mm annui. Per la violenza dei venti la vegetazione è scarsa sulla costa, ma più abbondante nella zona interna (boschi di querce), dove però le alture hanno in genere l’aspetto di landes (eriche, ginestre, giunchi). La popolazione vive prevalentemente sparsa e i poderi, divisi in appezzamenti, sono cinti da siepi o da filari di alberi (bocage).
Sviluppato l’allevamento del bestiame (suini e bovini) e l’agricoltura (cereali, frutta, ortaggi e legumi; questi ultimi fiorenti specialmente nella regione costiera, l’Armor, e largamente esportati in Inghilterra). Altra notevole risorsa è la pesca, che i Bretoni esercitano in genere a notevole distanza dal loro paese: sardine, tonno (golfo di Guascogna, Marocco, Spagna), merluzzo (Terranova, Islanda).
La regione costiera è molto popolata e il riparo degli estuari, ove risale la marea, ha dato origine a numerosi porti di cabotaggio e ad alcuni di notevole importanza mercantile, quali: Saint-Malo, Saint-Brieuc, Paimpol, Roscoff, Brest, Lorient e Vannes. La B. è molto frequentata in estate da turisti. La regione è ripartita fra i dipartimenti Côtes-d’Armor, Finistère, Ille-et-Vilaine e Morbihan. Sua capitale storica è Rennes.
Corrisponde all’antica Armorica, abitata in età preistorica da popolazioni attestate da caratteristici monumenti protostorici (menhir, dolmen, cromlech), frequenti in specie nel Morbihan, poi invasa e abitata dai Celti. Oppose resistenza fortissima ai Romani. Tra 5° e 8° sec. vi penetrarono i Britanni, in fuga dall’omonima isola occupata dagli Anglosassoni e che diedero alla regione il nome attuale. Nell’846 Carlo il Calvo riconobbe formalmente l’autonomia del ducato di B., che però nel 10° sec. dovette assoggettarsi alla sovranità dei duchi di Normandia. Estintasi nel 1341 la famiglia ducale dei Mauclerc, dopo una lunga guerra di successione trionfò la casa di Montfort (1364), alla quale succedette quella di Étampes (1458); infine, il matrimonio dell’erede di questa famiglia, Anna, con il re di Francia Carlo VIII (1491), poi con il successore Luigi XII, unì la B. alla Corona di Francia.
Da allora la B. condivise le sorti della Francia, pur mantenendo spesso un atteggiamento autonomistico, culminato nella lotta dei realisti vandeani contro la Rivoluzione del 1789. Durante la Seconda guerra mondiale i Tedeschi la occuparono e trasformarono i porti di Brest, Lorient e Saint-Nazaire in formidabili basi dei sottomarini operanti nell’Atlantico. Nell’agosto 1944, dopo lo sfondamento di Avranches, fu invasa dall’armata americana del generale H.C. Hodges e resistettero solo i porti (Brest cadde il 20 settembre, Lorient e Saint-Nazaire l’8 maggio 1945, all’atto della capitolazione tedesca).