(fr. Normandie) Regione storica della Francia settentrionale, compresa tra la Piccardia a E e la Bretagna a O e bagnata dalle acque della Manica per 600 km, tra la foce del fiume Bresle e quella del Couesnon, nella Baia del Mont-Saint-Michel. Amministrativamente è divisa in due regioni: Alta N. (che comprende i dipartimenti Eure e Seine-Maritime), percorsa dalla sezione inferiore della Senna e formata da un vasto altopiano (tra i 100 e i 200 m) costituito da terreni permeabili, intagliato da corsi che scorrono in valli profonde; e Bassa N. (con i dipartimenti di Calvados, Manche e Orne), si estende a Occidente del Dives, più variata per forme, con un altopiano calcareo (campagna di Caen) tra la costa e le Colline Normanne (le quali continuano nelle colline del Perche). A partire da queste ultime, più ondulate (altezza massima 417 m) e ricche di acque, si dirigono verso la Manica i fiumi Dives, Orne, Vire, Sienne, Selune, e verso S due affluenti del fiume Loira: Mayenne e Sarthe. A O della foce della Senna la costa è in gran parte bassa e sabbiosa (stazioni balneari: Deauville, Trouville). Il clima è umido temperato (piovosità 800-1000 mm annui); è una delle grandi regioni agricole della Francia (cereali, barbabietole da zucchero, lino e foraggi); intenso l’allevamento (bovini e rinomate razze equine specialmente nel Perche e nel Cotentin) e notevole la produzione di latte e di formaggi. La bassa valle della Senna, collegamento tra Parigi e la Manica, ha favorito, fin dall’epoca medievale, lo sviluppo dell’industria, attiva nei settori della raffinazione del petrolio, meccanico, metallurgico, navale, automobilistico, chimico, del vetro, cartario e tessile. Centri importanti sono Rouen (capitale culturale, artistica e industriale), Le Havre, Caen, Cherbourg e Dieppe.
Documentata già nell’età del Bronzo e del Ferro, in epoca romana la maggior parte della futura N. formava la Seconda Lionese, con capitale Rotomago (Rouen). Il paese si sviluppò notevolmente sotto i Merovingi e fu una delle parti più considerevoli della Neustria. Nel 911 Carlo III il Semplice concesse al capo normanno Rollone la metà circa della regione che poi dai Normanni prese il nome (le diocesi di Rouen, Évreux, Lisieux e i paesi di Bayeux e di Saint-Lô). Il ducato di N., via via ingrandito dai successori di Rollone, si trovò unito all’Inghilterra con la presa di questa (battaglia di Hastings, 1066) da parte del duca normanno Guglielmo il Conquistatore. Alla Corona inglese rimase unito, legato però a un tempo da rapporto feudale verso la monarchia francese, con i discendenti di Guglielmo e con i Plantageneti, duchi di N., saliti anch’essi sul trono d’Inghilterra. Riunita alla Corona francese nel 1204 dal re Filippo Augusto, la N. divenne oggetto di lotta tra la Francia e l’Inghilterra, che nel corso della guerra dei Cent’anni (1339-1453) più di una volta ne tenne il possesso effettivo. Riconquistata definitivamente da Carlo VII dopo la battaglia di Formigny (1450), la sua storia si confonde con quella della Francia.
Sulle coste della N. le forze alleate, comandate dal generale statunitense D. Eisenhower, compirono, durante la Seconda guerra mondiale (6-7 giugno 1944), una gigantesca operazione di sbarco (operazione Overlord). Preceduta da una massiccia offensiva aerea durata circa 5 mesi, fu compiuta con il concorso di 4000 trasporti, scortati da una imponente concentrazione di navi da guerra e da una flotta aerea di circa 11.000 apparecchi da caccia e da bombardamento. Quantunque le difese tedesche fossero presidiate da forze inizialmente superiori per numero alle attaccanti, alla sera del 7 gli Inglesi e gli Americani si erano largamente attestati presso Caen e presso Carentan. L’operazione costituì la premessa per la conclusione vittoriosa della battaglia per la riconquista della Francia e aprì il fronte occidentale, decisivo per le sorti della guerra.