sbarco scienza militare Operazione di guerra, per cui si sbarcano truppe e materiali su un territorio nemico o nella sfera di influenza nemica, per occuparlo o per controllarne i punti strategici. Mezzi da s. Natanti di forma speciale, adatta al personale o ai materiali trasportati (carri armati, automezzi, artiglierie), di limitata immersione, con vaste stive e apposite grandi aperture all’estremità prodiera per consentire il passaggio diretto dal galleggiante sulla spiaggia. Navi da s. Grandi unità navali capaci di trasportare uomini, materiali, mezzi da s., talvolta dotate di elicotteri e di aerei a decollo verticale. Reparti, truppe da s., quelli addestrati e forniti di speciale attrezzatura per lo sbarco.
Le tecniche di s. sulle coste nemiche, operazione militare praticata fin dai tempi più antichi, hanno subito una costante evoluzione, in relazione ai mezzi che si sono resi via via disponibili, ma i principi fondamentali circa la raccolta e preparazione delle forze, la sicurezza della traversata e le modalità di attacco sono di permanente validità. La fase più delicata di uno s. resta la prima presa di possesso del terreno nemico scelto per l’invasione (testa di s.) e la sua protezione per alimentare le forze sbarcate e proseguire con lo s. di altre forze e mezzi. Presupposto essenziale è il dominio del mare, almeno in una vasta zona nelle vicinanze delle coste da assaltare, cui si è poi aggiunto il predominio aereo. L’evoluzione più radicale si è avuta a seguito dei numerosi s. compiuti durante la Seconda guerra mondiale, in particolare dagli Statunitensi nel Pacifico e, insieme agli Alleati, in Europa. tecnica Nelle costruzioni marittime, ponti di s., parti aggettanti delle calate di un porto. In pianta hanno la forma di rettangoli o di trapezi aggettanti dalla riva della calata; sono sostenuti da muri e hanno lo scopo di aumentare il perimetro della calata entro il bacino chiuso del porto.