Sepoltura per i. Usanza funebre secondo la quale la salma viene gettata in mare, nei fiumi ecc., o temporaneamente o definitivamente. Nel primo caso, l’i. non è che parte del rito funerario completo, potendo essere preceduta dalla ignizione (si immergono allora le ceneri o i resti) oppure seguita dalla scarnitura e dall’inumazione: queste forme di i. temporanea sono caratteristiche di alcune località della Nuova Guinea e delle Isole Salomone. Nel secondo caso (Mongolia, Tibet, tribù rivierasche africane ecc.) l’i. equivale a una forma di abbandono.
Lo scomparire di un astro dietro un altro nel fenomeno dell’eclissi o dell’occultazione.
Proprietà d’i. Proprietà che competono a un ente geometrico, algebrico, topologico non di per sé, ma in quanto immerso in un altro ente. Il contrapposto è proprietà interne (o intrinseche). Per es., il fatto che una circonferenza sia una curva chiusa è una proprietà interna, in quanto vale qualunque sia l’ambiente in cui si pensa immersa la circonferenza, mentre il fatto che due circonferenze siano allacciate (come gli anelli di una catena), è una proprietà di i., perché non ha senso nel piano, può essere vera nello spazio ordinario, e non è vera in uno spazio a 4 dimensioni, in cui due circonferenze non sono mai allacciate.
I riti e le cerimonie di i. nell’acqua, quali che siano le tradizioni religiose di cui fanno parte, si fondano sul valore simbolico inerente alle acque quali matrice e supporto primordiale del cosmo, anteriori al costituirsi di ogni possibile forma di esistenza determinata e, nello stesso tempo, condizione e recipiente di tutte le forme allo stato virtuale: sotto questo punto di vista, l’i. rappresenta simbolicamente una regressione nella sfera della non-esistenza, equivalente alla morte, che però è in grado di realizzare su tutti i piani una rigenerazione assoluta del soggetto, che con l’emersione approda a una nuova nascita. Di qui non solo il valore iniziatico dei riti di i., che nelle grandi religioni soteriologiche contengono sempre più o meno esplicitamente la concezione della morte del vecchio uomo, necessaria al suo rinascere a una nuova vita, ma anche la loro frequenza a fini catartici particolari, a fini terapeutici, o per ottenere lo stato di ‘purezza rituale’ necessario per entrare in contatto con la sfera del sacro in ogni circostanza: di fatto l’acqua come principio assoluto elimina tutte le impurità che si accumulano nel corso del vivere nella dimensione del tempo e della durata.
Nel Cristianesimo antico il battesimo avveniva per i.; in ciò la nuova religione seguiva il modello ebraico che era appunto a sua volta una delle tante forme di purificazione. Nel rito battesimale il battesimo per i. è ancora contemplato e può essere dato in questa forma secondo le consuetudini locali; nella liturgia ambrosiana l’i. parziale, cioè soltanto del capo, è la forma comune.
Nell’architettura navale, designa sia la condizione in cui si trova un galleggiante immerso, sia la profondità (misurata verticalmene al di sotto del galleggiamento) delle sue parti più basse; le i. si misurano alle due estremità, prodiera e poppiera, del galleggiamento della nave (dette perpendicolari): la loro media aritmetica è la i. media, ovvero pescagione o pescaggio, mentre la loro differenza è la differenza di i., fondamentale elemento per l’equilibrio longitudinale e le qualità nautiche della nave. Nel caso dei sommergibili, l’i. può essere totale, sino a quote profonde; si effettua allagando apposite casse di zavorra.
Metodo che consente di ricoprire una superficie, generalmente metallica, con uno strato di materiale diverso a scopo decorativo o protettivo; più in particolare, nella tecnologia delle materie plastiche consente la formatura di guanti e di altri oggetti su stampi immersi in bagni costituiti da dispersioni di polimeri (lavorazione per i.).