(fr. Seine) Fiume della Francia nord-orientale (776 km; bacino di 78.650 km2), che sfocia nel Canale della Manica. Nasce a SE del Bacino di Parigi, sull’Altopiano di Langres, a 470 m s.l.m., e si dirige verso NO passando per Châtillon-sur-Seine, Bar-sur-Seine e Troyes, dove si ramifica in numerosi bracci. Ricevuto da destra l’Aube, piega verso O-SO e a Montereau-Faut-Yonne riceve l’apporto della Yonne. Riprende quindi la direzione NO e riceve da sinistra il Loing, l’Essonne, l’Orge, da destra l’Yerres e, nell’area parigina, la Marna, il suo affluente più lungo. Dopo aver attraversato Parigi, è raggiunta a destra dall’Oise. Il fiume risente della marea a cominciare da Poses e a monte della confluenza dell’Eure, il suo ultimo affluente importante. La S. bagna quindi Rouen, poi scorre in una larga valle prima di raggiungere Tancarville, dove ha inizio l’estuario, alla cui estremità settentrionale è il porto di Le Havre.
Il regime della S. è regolare, con un periodo di piene in inverno e di magre in estate. Per evitare inondazioni disastrose come quelle del 1910 e del 1955 sono stati costruiti due grandi serbatoi, uno sulla S. a monte di Troyes e uno sulla Marna a Saint-Dizier, nonché dighe di sbarramento sulla Yonne e sui suoi affluenti. L’importanza della S. deriva principalmente dalla sua funzione di via navigabile per gran parte del suo corso. Con il 25% del traffico marittimo francese, la S. inferiore rappresenta il maggiore complesso portuale della Francia. Alle due estremità si è stabilita una certa ripartizione del traffico tra Le Havre (che ha funzioni di porto celere e di trasbordo) e Rouen (specializzato nel traffico di prodotti pesanti) e si è sviluppato un attivissimo distretto industriale. La via d’acqua e i porti di Le Havre, Rouen e Parigi sono collegati alla rete navigabile del Nord Europa tramite i canali di San Quintino, Sambre-Oise e Marna-Reno; alla rete del Rodano attraverso il Canale di Borgogna; alla Saona tramite il Canale della Marna; alla Loira da quelli di Briare e del Nivernese.
S. e Marna (fr. Seine-et-Marne) Dipartimento della Francia settentrionale (5915 km2 con 1.267.000 ab. nel 2006), nell’Île-de-France. Capoluogo Melun. Il territorio, bagnato dai fiumi Marna, Grand Morin, Yerres, S., Yonne e Loing, comprende l’ampio altopiano calcareo della Brie, tra la S. e la Marna, e, a S della S., il Gâtinais. La zona settentrionale del dipartimento, ormai compresa nell’agglomerazione parigina, è caratterizzata da piccole città industriali. Molto sviluppata l’agricoltura (cereali, barbabietole da zucchero e frutta), cui si affianca l’allevamento di bovini da latte. L’industria, di grande importanza, è rappresentata dai settori meccanico, elettrico, chimico, della lavorazione del vetro, tipografico, alimentare e della raffinazione del petrolio. Importante il turismo. Oltre al capoluogo, le città principali sono Meaux, Fontainebleau, Nemours e Provins.
S. Marittima (fr. Seine-Maritime) Dipartimento della Francia (6278 km2 con 1.245.000 ab. nel 2006), nella regione dell’Alta Normandia. Capoluogo Rouen. Si estende tra il canale della Manica, il Bray e la valle della S., includendo il vasto altopiano del Pays de Caux. Il Pays de Caux e il settore settentrionale del dipartimento sono zone di agricoltura intensiva (frumento, avena, barbabietole, foraggi, lino), mentre nella regione di Bray, lungo la valle della Béthune, è molto diffuso l’allevamento di bovini da latte. L’estuario e la bassa valle della S., con i due porti di Rouen e Le Havre, costituiscono uno dei più attivi distretti industriali della Francia (settori meccanico, chimico, cantieristico, cartario, della raffinazione del petrolio). Lungo la costa della Manica si trovano attivi porti pescherecci e frequentate stazioni balneari (Etretat, Fécamp, Dieppe).