Scrittrice iraniana (n. Teheran 1948). Di famiglia benestante, all’età di tredici anni si è trasferita in Inghilterra per proseguire gli studi; si è poi laureata in Letteratura inglese e americana all’Università dell’Oklahoma. Tornata in Iran (1979), ha ottenuto la cattedra di Letteratura inglese presso un ateneo della capitale, tuttavia tra il 1981 e il 1987 è stata allontanata dalla facoltà per aver infranto le norme sul codice di vestiario imposte dalla neoformata Repubblica islamica. N. ha sempre rifiutato di indossare il velo, e per questo nel 1995 è stata nuovamente espulsa dall’Università di Teheran; due anni più tardi ha lasciato l’Iran e si è trasferita stabilmente negli Stati Uniti, per poi raggiungere la notorietà con Reading Lolita in Tehran (2003; trad. it. 2004); il romanzo è stato un caso letterario internazionale, anche se in Iran molti intellettuali lo hanno giudicato acritico nei confronti della cultura occidentale. Tra i suoi romanzi più recenti si segnalano My uncle Napoleon (2006; trad. it. 2020), Things I’ve been silent about (2008; trad. it. 2009) e The Republic of imagination (2014; trad. it. 2015).