AZZOGUIDI, Baldassarre
Prototipografo bolognese. Nacque in Bologna da Melchiorre tra il 1430 e il 1440. Mortogli il padre assai presto, egli, maggiore dei fratelli, ebbe ad occuparsi delle vicende e degl'interessi della famiglia; nel 1465 si accasò con Antonia Sampieri. Amico dell'umanista Francesco Dal Pozzo, e fratello di un lettore dell'università, Pietro, visse in relazione con gli uomini di cultura. Sin dal principio del 1470 ebbe in animo di portare anche a Bologna l'arte tipografica: si procurò il denaro, vendendo terreni, poi, nell'ottobre, si associò il Dal Pozzo, che doveva più specialmente scegliere le opere da stampare e nello stesso tempo correggere le prove, e Annibale Malpigli, cui era affidato il lavoro materiale. La prima edizione che uscì col suo nome fu l'Ovidio, dalla cui sottoscrizione, datata 1471, risulta che egli per primo introdusse la stampa nella sua città, a vantaggio dell'uman genere (Balthesar Azguidus, civis Bononiensis, honestissimo loco natus, primus in sua civitate artis impressoriæ inventor.... ad utilitatem humani generis). L'A. diresse l'impresa, la sorvegliò, ma non fu direttamente compositore o impressore; continuò l'opera sua di tipografo-editore sino al 1480. La venuta di molti altri tipografi in Bologna, la morte del fratello Pietro nel 1478, la crisi nella vendita dei libri a stampa, che cominciava a farsi sentire, lo indussero a desistere dall'azienda industriale. Le edizioni dell'A. sono una trentina, tutte nitide, di buona carta e di svariata natura. Le sue edizioni sono assai pregiate, e quasi tutte rarissime; un esemplare del prezioso Ovidio è a Firenze nella Biblioteca Mediceo-Laurenziana.
L'A. morì in Bologna tra il 1496 e il 1502, probabilmente nell'ultimo anno del secolo.
Bibl.: A. Sorbelli, I primordi della stampa in Bologna. Baldassarre Azzoguidi, Bologna 1909; v. anche L. Sighinolfi, Francesco Puteolano e le origini della stampa in Bologna e in Parma, in Bibliofilia, XV, p. 263 segg.