Figlio (n. Costantinopoli 1217 - m. Napoli o Trani tra il 1272 e il 1274) di Pietro II di Courtenay, alla morte del fratello Roberto (1228) fu chiamato dai baroni a succedergli, con la reggenza dell'ex re di Gerusalemme, Giovanni di Brienne, di cui sposò nel 1231 la figlia Maria. Contro la coalizione dello zar dei Bulgari e degli imperatori di Salonicco e di Nicea, B. chiese ripetutamente aiuti in Occidente. Poté resistere finché ebbe l'appoggio della flotta dei Veneziani e dei Genovesi (1236-1240), ma quando questi ultimi, col trattato di Ninfeo (marzo 1261), si accordarono con l'imperatore di Nicea Michele VIII Paleologo, Costantinopoli cadde in mano ai Greci (luglio 1261) e B. fuggì in Italia. Perduta ogni speranza d'aiuto dai sovrani europei, trasferì col trattato di Viterbo (1267) ogni suo diritto a Carlo d'Angiò, dal quale ebbe una pensione.