• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Obama, Barack Hossein

Lessico del XXI Secolo (2013)
  • Condividi

Obama, Barack Hossein


Obama, Barack Hossein. – Politico statunitense (n. Honolulu 1961). Esponente del Partito democratico, nel novembre 2008 è stato eletto 44° presidente degli Stati Uniti ed è stato confermato nella carica nel 2012. Di padre keniota e madre statunitense, ha trascorso la prima infanzia a Giakarta con la madre e ha poi vissuto alle Hawaii con i nonni materni. Conseguita una prima laurea in scienze politiche a indirizzo internazionale alla Columbia University (1983) e una seconda in legge all'università di Harvard (1991), ha intrapreso l'attività di avvocato a Chicago occupandosi soprattutto di diritti civili e ha insegnato diritto costituzionale presso la scuola di legge dell'università di Chicago (1993-2004). Si è accostato per la prima volta alla politica nel 1992, impegnandosi nella campagna presidenziale di Bill Clinton, è stato poi eletto al Senato dell'Illinois (1996), dove si è conquistato una solida fama di liberal impegnandosi in iniziative legislative a favore delle classi disagiate e delle minoranze, e dove è rimasto fino al 2004, quando è stato eletto al Senato degli Stati Uniti per il suo Stato, l’Illinois, con il 70% dei voti popolari, dimostrando la sua capacità di raccogliere consensi in tutti i settori della popolazione. Già ad agosto dello stesso anno, si era però proiettato sulla scena politica nazionale pronunciando un intenso e ispirato discorso programmatico all'apertura alla Convenzione del Partito democratico che avrebbe designato John Kerry candidato alle elezioni presidenziali. Nel 2007 si è candidato alla presidenza degli Stati Uniti e ha ingaggiato nelle primarie del Partito democratico una serrata e protratta competizione con l'ex first lady e senatrice dello Stato di New York, Hillary Rodham Clinton, sulla quale ha prevalso venendo nominato candidato alla presidenza dalla convenzione nazionale del partito nell’agosto 2008. Le primarie democratiche, caratterizzate a lungo da un esito incerto, avevano progressivamente eliminato tutti gli altri candidati lasciando in campo l’alternativa, mai verificatasi in precedenza, tra una donna e un afroamericano. Nella sfida elettorale con il repubblicano, John McCain, O. è riuscito a coniugare l’aspirazione al cambiamento con l’esigenza di riconciliare una nazione lacerata e divisa. La ridotta popolarità che aveva caratterizzato le fasi finali della presidenza di G.W. Bush ha contribuito certamente ad aumentare le probabilità di vittoria di O., che ha saputo però conquistare consensi crescenti nei più vari strati della popolazione, anche grazie al sapiente utilizzo di tutti i mezzi di informazione. Con un vasto impiego di blog e di presenze nei social network e con un gruppo di volontari molto motivati e preparati nell’uso della rete che si era costruito nel corso delle primarie, O. è riuscito non solo a raccogliere fondi per la campagna elettorale, ma è stato in grado di raggiungere e coinvolgere fasce di popolazione ai margini dei processi ordinari della comunicazione politica e di portarle al voto. In un Paese dove la questione razziale è tutt'altro che superata e dove il divario socioeconomico tra bianchi e neri è lontano dall'essere colmato, la sua elezione ha rappresentato un evento storico e una straordinaria cesura culturale. Sulla realizzazione del suo programma, incentrato su sostegno dell’occupazione, alleggerimento fiscale per famiglie e imprese, introduzione di forme di welfare – fra cui l’assistenza sanitaria garantita –, investimenti pubblici nelle infrastrutture e nella produzione di energie rinnovabili, ha pesato il protrarsi della crisi economica, con una preoccupante crescita della disoccupazione, mentre il riaccendersi delle ostilità sul fronte dell’Afghanistan ha richiesto nel 2010 l’invio di altri 30.000 uomini. Altra causa di preoccupazione, nel 2010, è stato il disastro ambientale provocato dall’affondamento di una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico (v. Deepwater horizon). Nonostante alcuni successi sia in politica interna – con il salvataggio dell’industria automobilistica e l’approvazione della riforma sanitaria nel marzo 2010 – sia in politica estera – con l’uccisione di O. Bin Laden e la fine della spedizione in Iraq nel dicembre 2011 – le persistenti difficoltà economiche e i contrasti con una Camera dei rappresentanti a maggioranza repubblicana sembrava che avessero messo in crisi la popolarità del presidente e hanno reso prima credibile e poi addirittura probabile una vittoria dello sfidante repubblicano W. Mitt Romney nelle elezioni presidenziali del 2012. Con un finale di campagna elettorale molto determinato e aggressivo O. è stato invece confermato alla presidenza, soprattutto grazie al voto delle donne e delle minoranze etniche, ma lasciando alla Camera dei rappresentanti una maggioranza repubblicana. Nel 2009 gli è stato conferito il premio Nobel per la pace «per il suo straordinario impegno per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli», tra le perplessità di molti commentatori e la sorpresa dello stesso interessato.

Vedi anche
Partito democratico e Partito repubblicano negli Stati Uniti d’America Partito democratico (Democratic Party) e Partito repubblicano (Republican Party) negli Stati Uniti d’America. - Sebbene la Costituzione degli Stati Uniti (1788) taccia sull’argomento (peraltro il primo presidente, G. Washington, non apparteneva a nessun partito), i partiti sono comparsi negli Stati Uniti ... Hillary Clinton (propr. Hillary Diane Rodham). - Donna politica statunitense (n. Chicago, Illinois, 1947). Dopo gli studi alla Yale Law School, esercitò la professione di avvocato specializzandosi sul diritto d'autore e la proprietà intellettuale. Sposatasi nel 1975 con B. Clinton, è stata first lady dal 1993 al 2001. ... John Kerry Uomo politico statunitense (n. Aurora, Colorado, 1943). Laureato in scienze politiche alla Yale University nel 1966, dal 1985 è senatore del Partito Democratico nello Stato del Massachusetts, stato di origine della sua famiglia. Avvocato, è stato il candidato per il Partito Democratico alle presidenziali ... John McCain Politico statunitense (Coco Solo, Panama, 1936). Militare, veterano della guerra del Vietnam, è entrato in politica con i repubblicani agli inizi degli anni Ottanta e si è contraddistinto, nel corso della sua carriera pubblica, per l'indipendenza di giudizio e lo spirito di servizio verso il paese. cenni ...
Tag
  • INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA
  • HILLARY RODHAM CLINTON
  • DIRITTO COSTITUZIONALE
  • UNIVERSITÀ DI HARVARD
  • CONVENZIONE NAZIONALE
Altri risultati per Obama, Barack Hossein
  • OBAMA, BARACK
    Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
    OBAMA, Barack (propr. Barack Hussein Obama II) Mario Del Pero Uomo politico, nato a Honolulu il 4 agosto 1961. Primo presidente afroamericano nella storia degli Stati Uniti, è stato eletto per il primo mandato nel 2008 e confermato per il secondo nel 2012. Nel 2009 gli è stato assegnato il premio ...
  • Barack Obama
    Il Libro dell'Anno 2008
    Il 44° presidente degli Stati Uniti è nato a Honolulu, alle Hawaii, il 4 agosto 1961 da padre keniota e madre originaria del Kansas. Dopo il divorzio dei genitori ha vissuto per qualche anno a Giacarta, in Indonesia, con la madre che si era risposata, poi, tornato negli USA, ha frequentato le scuole ...
  • Obama, Barack
    Enciclopedia on line
    Politico statunitense (n. Honolulu 1961). Esponente del Partito democratico, è stato eletto nel novembre 2008 presidente degli Stati Uniti d'America e rieletto nel novembre 2012. Nel 2009 gli è stato conferito il premio Nobel per la pace "per il suo straordinario impegno per rafforzare la diplomazia ...
Vocabolario
obamiano
obamiano s. m. e agg. Seguace e sostenitore di Barak Obama; di Barak Obama. ◆ gli obamiani pensano di prevalere alle primarie: «L’ascesa di Barak sarà inarrestabile» ha pronosticato il senatore Richard Durbin, il suo sostenitore più importante...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali