Regioni storiche e geografiche della Sardegna, estese sul massiccio scistoso e granitico del Gennargentu, con una superficie complessiva di 1269 km2; caratteristica l’unità morfologica. Vi si trovano i centri più elevati della Sardegna: Fonni a 1000 m; Ollolai a 920 m; Desulo a 888 m. La fisionomia dal punto di vista antropico è identica; fra i fenomeni più evidenti la posizione topografica dei centri, quasi sempre in pendio. Le B. storiche sono: Barbagia di Seulo (Esterzili; Sadali; Seui; Seulo; Ussassai: 405,1 km2), sulle pendici meridionali del Gennargentu, con un paesaggio calcareo vario; Barbagia di Belvì (Aritzo; Belvì; Gadoni; Meana: 211,1 km2), con boschi e castagneti alternati a vasti pascoli; Barbagia di Ollolai (Fonni; Gavoi; Mamoiada; Ollolai; Olzai; Ovodda; Tiana: 364,6 km2), nella zona settentrionale fino al Nuorese, prevalentemente granitica; infine il Mandrolisai (Atzara; Desulo; Ortueri; Sorgono; Tonara: 257,8 km2), che digrada verso la valle del Tirso.
Il nome di Barbagia (lat. Barbaria) è ricordato già in documenti degli inizi del 1° sec. d.C., mentre i suoi abitanti ( Barbaricini) sono ricordati dalle fonti solo a partire dal sec. 6°, quando, al tempo di papa Gregorio I, si convertirono in massa al cristianesimo e si fusero con gli altri popoli sardi.