Scultore (Burgos 1490 circa - Carrara 1520). In gioventù fu a Firenze, dove guardò all'opera di A. Sansovino e del giovane Michelangelo. Stabilitosi a Barcellona nel 1515, ripartì nel 1519 per l'Italia, dove morì prematuramente. Tra le sue opere, caratterizzate da un senso drammatico e pittorico della forma: l'esecuzione (su progetto di D. Fancelli e Gerolamo da S. Croce) del monumento sepolcrale del card. F. Jiménez de Cisneros, nella cattedrale di Alcalá de Henares, terminato, dopo la sua morte, da Pietro da Carona; il monumento di re Filippo e di Giovanna la Pazza, nella cappella reale di Granada, anch'essi terminati dopo la morte di O.; a Napoli l'altare Caracciolo nella chiesa di S. Giovanni a Carbonara. Progettò anche il trascoro della cattedrale di Barcellona, che P. Vilar completò fra il 1562 e il 1564 seguendo i suoi disegni, e per il quale O. scolpì due rilievi (1518-19), pieni di movimento drammatico e fortemente italianeggianti.