CANCELLIERI, Bartolomeo
Nacque a Pistoia nella prima metà del sec. XIV da Carlino, ricordato per una rissa avuta nel 1288 col cugino Dore: uno dei tanti episodi turbolenti che videro impegnate fieramente l'una contro l'altra, nell'ultimo ventennio del sec. XIII, le due fazioni - bianca e nera - della famiglia Cancellieri.
La più antica attestazione della vita pubblica del C. risale al giugno del 1339, quando fu nominato capitano della montagna. Ottenne il cingolo cavalleresco dal Comune di Pistoia nel novembre del 1345; nel dicembre gli fu conferita la podesteria di Perugia per il primo semestre dell'anno seguente. Il mandato perugino del C. registrò avvenimenti di notevole importanza: l'8 genn. 1346 si tenne un incontro a cui parteciparono Giordano Orsini da Roma, Guido da Soana e rappresentanti di molti Comuni vicini, per considerare l'evenienza di un'incursione del re d'Ungheria per vendicare l'assassinio del fratello Andrea d'Angiò, marito di Giovanna I; il 27 febbraio fu iniziata la costruzione del palazzo dei Priori; il 25 marzo fu pubblicata la sentenza di scomunica contro Ludovico di Baviera, data da Giovanni XXII e confermata da Clemente VI.
Di rilievo è anche la situazione in cui il C. si trovò a Bologna, dove fu podestà nel secondo semestre del 1350. Il 24 ottobre, all'indomani dell'arrivo da Milano di Galeazzo Visconti col falso pretesto di aiutare i Bolognesi contro il conte di Romagna, il C., in mancanza del capitano del Popolo, adunò il Consiglio della città per discutere e votare la proposta di dedizione di Bologna al Visconti. Si ebbe una approvazione a larga maggioranza anche se non mancò una consistente opposizione. Il 25 ottobre Galeazzo si insediò come signore di Bologna in nome dello zio arcivescovo Giovanni e lo stesso giorno fu nominato podestà, al posto del C., Gasparino Visconti parente dell'arcivescovo. L'ufficio di podestà fu ancora coperto dal C. a Foligno nel 1359 e per la seconda volta a Perugia dal novembre 1361 all'aprile 1362. Nel secondo semestre del 1365 fu a Rimini vicario di Galeotto Malatesta.
Anche nella sua città natale il C. partecipò alla vita pubblica e ad imprese militari: è ricordato come membro del Consiglio generale in atti del luglio 1346, giugno 1351, giugno 1352, giugno 1353 (quando fu militarmente impegnato in alcune scaramucce locali ed espugnò per la città di Pistoia il castello di Montacuto), dicembre 1354, dicembre 1359, giugno e dicembre 1362, giugno 1375.
Morì nel giugno del 1376. Aveva sposato Contessa del fu Stefano Buti - come si ricava da un documento del 20apr. 1361 - dalla quale ebbe una figlia di nome Antonia; alla morte di Contessa sposò Margherita del fu Francesco Sassi.
Fonti e Bibl.: Arch. diStato di Pistoia, P. L.Franchi, Familiario, ms., VI, c. 49; Pistoia, Arch. capitolare, C 49: P. Arferuoli, Historie delle cose più notabili seguite in Toscana et altri luoghi et in particolare in Pistoia (ms. sec. XVII), I, p. 410; Matthaei de Griffonibus Memoriale historicum de rebus Bononiensium, in Rerum Italic. Script., 2 ed., XVIII, 2, a cura di L.Frati-A. Sorbelli, pp. 57, 66; Cronaca della città di Perugia dal 1309 al 1491 nota col nome di Diario del Graziani, a cura di A.Fabretti, in Arch. stor. ital., XVI (1850), 1, pp. 138 s.; L. Iacobilli, Discorso della città di Foligno, Foligno 1646, p. 69; A. Mariotti, Saggio di mem. istoriche civili ed ecclesiastiche della città di Perugia, I, 2, Perugia 1806, pp. 272, 284; A. Sorbelli, La signoria di Giovanni Visconti in Bologna e sue relaz.colla Toscana, Bologna 1901, pp. 33 s.; L. Chiappelli, Studi stor. pistoiesi, Pistoia 1919, pp. 53, 126.