Anatomista (n. San Severino Marche 1500 circa - m. 1574). Medico del cardinale Giulio Della Rovere, insegnò tra il 1555 e il 1568 a Roma alla Sapienza. Fu tra i primi a effettuare sezioni necroscopiche anatomo-patologiche. Il suo metodo, basato più sull'osservazione diretta degli organi che sull'autorità dei medici antichi, lo portò a una serie di notevoli scoperte relative all'anatomia e al funzionamento di organi. In particolare, E. precisò ulteriormente la struttura di alcune ossa del cranio, illustrò le ossa sesamoidee delle estremità, descrisse la tromba auditiva e alcune caratteristiche della chiocciola dell'orecchio interno; sfruttando al massimo i mezzi tecnici a sua disposizione cercò di analizzare, ancor prima della scoperta del microscopio, le fini strutture di alcuni organi (reni, denti). Tra le sue opere principali sono da annoverare la Epistola de auditus organo (1562), gli Opuscula anatomica (1563) e le Tabulae anatomicae che, rimaste inedite per un secolo e mezzo, furono pubblicate da G. M. Lancisi nel 1714 e conferirono all'E. una rinnovata e più solida fama.