AUSTRIA, BASSA o Austria inferiore (Niederösterreich; A. T., 56-57)
Paese confederato della repubblica d'Austria. Regione di confine lungo il Danubio, fra le ultime diramazioni alpine, i Carpazî e le colline della Moravia, fu di grande importanza strategica fin dai tempi di Roma, che ebbe qui le ultime terre del Norico Ripense. Più tardi (996) fu marca contro le invasioni orientali degli Avari e dei Magiari, ingrandendosi fino alla Thaya e alla Leitha, mentre sulle pendici alpine, sopra precedenti insediamenti franchi, svevi e sassoni, s'insediavano i Baiuvari.
Provincia originaria, insieme con l'Alta Austria (1274), dei dominî della casa d'Asburgo, sotto la denominazione di "Austria sotto l'Enns" (Österreich unter der Enns), mantenne inalterati i suoi confini (con la Moravia a nord, l'Ungheria ad est, la Stiria a sud, e l'Alta Austria e Boemia a ovest) fino all'ultima guerra, dopo la quale perdette complessivi kmq. 247 dei territorî di Gmünd e Temenau, ceduti alla Cecoslovacchia, nonché kmq. 278 del territorio cittadino di Vienna, creato ente autonomo nella Repubblica federale austriaca.
La Bassa Austria è oggi, per estensione e popolazione (esclusa Vienna), il maggiore dei Paesi confederati della repubblica d'Austria (kmq. 19.301; ab. 1.480.449); il suo territorio è in prevalenza pianeggiante e collinoso.
La parte veramente montuosa è solo rappresentata dalle ultime pendici alpine, che dalle dolomie triassiche dell'Ötscher (m. 1892), del Grosser Göller (1761), della Schnee- e Rax-Alpe (m. 1904 e m. 2009) degradano nella zona prealpina del flysch fino alla Selva Viennese (Schöpfberg, m. 893), nonché sui colli miocenici e sui dossi granitici della zona pedemontana, fino al Danubio. Oltre questo fiume, il gneissico Greiner Wald è spianato dalla rete degli affluenti superiori del Kamp e della Thaya, in un penepiano fra i 500 e i 700 m. s. m.; mentre più ad oriente le arenarie e le argille mioceniche dei Leisser Gebirge sono plasmate dai piccoli affluenti di destra della Morava, in un paesaggio collinare assai depresso (Buch Berg, 492 m.). Tre zone pianeggianti s'insinuano fra questi rilievi, il Tullner Feld lungo il Danubio, fra la stretta granitica di Krems e la più settentrionale propaggine della Selva Viennese, il Marchfeld fra le propaggini dei Leisser Gebirge, la Morava e il Danubio, infine il bacino di Vienna fra le pendici alpine, il Danubio e la zona collinare dei monti della Leitha.
Il clima presenta temperature medie invernali ed estive assai simili a quelle della vicina Alta Austria (Vienna gennaio −1°7; luglio 19°6); ha però precipitazioni assai più scarse, raggiungendo appena i 1000 mm. annui nella zona alpina, mentre è sotto gli 800 per breve parte della fascia pedemontana, e addirittura sotto i 600 mm. nel bacino di Vienna, nel Marchfeld e in tutte le zone montuose d'oltre Danubio. Ciò spiega la scarsa importanza che hanno nella provincia i corsi d'acqua, se si toglie il tratto alpino di alcuni fiumi come l'Ybbs, l'Erlauf, la Traisen, e poi il Danubio alimentato dagli affluenti alpini occidentali, il quale attraversa la Bassa Austria per tutta la sua lunghezza, costituendo la sua maggiore via di comunicazione acquea.
La regione dolomitica interna presenta zone improduttive che raggiungono il 12% dell'area totale; ha però il 68% di abetine, che si spingono fin verso i 1500 m. s. m., mentre sono scarsi i campi (4%) e i pascoli (16%); invece nella zona del flysch sono estesi i prati (32,5%) e le coltivazioni (22%), le quali raggiungono il massimo (55%) in tutta la fertile zona pedemontana fino al Danubio, a 600 o 700 m. d'altezza. Oltre questo, proporzioni così elevate per le colture non si trovano che sulle pendici del Leisser-Gebirge e nella pianura del Marchfeld; con dei massimi però che superano il 60% nella irrigua pianura del bacino di Vienna, mentre coperto di bosco è il versante occidentale della Selva Viennese. Fra le colture diffusa è quella della vite, sul versante a solatio di quest'ultima propaggine alpina (2% dell'area fino a 400 m. d'altezza), che si spinge poi nel Tullner Feld fino a Krems sul Danubio (m. 300) e lungo i bassi terrazzi della Traisen. Densa è quindi la popolazione agricola (37,9% del totale) in questa zona pedemontana, a insediamento di tipo francone (specie a oriente di Melk e oltre il Danubio fino alla Pianura Ungherese).
Mentre l'antica industria delle minuterie metalliche nella zona detta Eisenwurzen fra le valli dell'Enns, dell'Ybbs e dell'Erlauf è oggi in decadenza, l'industria moderna ha fatto sorgere, lungo i corsi pedemontani dell'Erlauf, della Traisen e nel bacino di Vienna, le maggiori zone industriali dell'Austria, specialmente per le industrie della carta e cellulosa, lungo i due fiumi sopra accennati (Kematen, Hausmening, Ulmerfeld, St. Pölten, ecc.) e per quelle tessili sul basso corso della Traisen e nel bacino di Vienna (St. Pölten, Neunkirchen, Pottendorf, Münchendorf, Götzendorf, Trumau, ecc.) cosicché la popolazione industriale rappresenta (1923) il 34,4% dell'intera popolazione. Se si aggiunge a queste cause il fatto che le grandi vie di comunicazione fra la zona alpina, quella ungherese e quella boema, s'incrociano proprio nel bacino di Vienna (addetti al commercio e comunicazioni 11,5% del totale), si comprende come la densità della popolazione della Bassa Austria (77 ab. per kmq.) sia la massima di tutte le provincie austriache (esclusa Vienna). Le maggiori densità (intorno ai 200 abitanti) si riscontrano nel bacino di Vienna, lungo la Traisen e l'Erlauf, mentre densità superiori ai 100 ab. si trovano nelle parti puramente agricole della zona prealpina e sulle falde di quella collinare oltre il Danubio, avvicinandosi appena ai 50 ab. nella zona cristallina del Greiner Wald, a centri solamente agricoli, e così pure nel Marchfeld; giungendo appena a 58 nella zona del flysch e poco sopra i 20 nelle vallate alpine. Queste densità sono andate sempre aumentando, dal 1880 al 1910, nelle zone industriali dianzi accennate, ma hanno subito un rallentamento, se non un arresto, nel dopo guerra.
La caratteristica dell'insediamento della popolazione nella Bassa Austria sta nell'enorme accentramento di Vienna (oggi facente provincia a sé), mentre il resto della popolazione (1.480.449 ab.) è distribuita largamente nei centri agricoli, mancando di grosse città. I centri maggiori (esclusa Vienna) sono oggi nel bacino omonimo, fra cui massimo Wiener Neustadt, fondata nel sec. XIII nel cuore di una zona steppica (lo Steinfeld) a guardia dell'ingresso dell'Ungheria per Sopron (Ödenburg) e nodo delle comunicazioni fra l'occidente e l'oriente; oggi uno dei maggiori centri industriali (ab. 36.956, nel 1923). Le altre cittadine sono sull'orlo orientale vitifero della Selva Viennese, fra cui Baden, allo sbocco dello Schwechat (che insieme con Weickersdorf e Tribuswinkel contava 86.987 ab.), la grandiosa città giardino e luogo di bagni termali alle porte di Vienna, frequentata, nell'annata 1924-25, da ben 43.638 forestieri, dei quali 5164 stranieri. Segue Mödling, che è oggi una doppia serie ininterrotta di abitazioni, insieme con Liesing (ab. 70.866) fino ai sobborghi di Vienna: l'una orticola e vinicola più antica, lungo le pendici della Selva Viennese; l'altra più recente, alla distanza di due o tre chilometri, lungo la ferrovia del Semmering, di tipo completamente industriale. Decaduta è invece la vecchia Hainburg sul Danubio, fortezza a guardia del confine ungherese, che ha sostituito la romana Carnunto.
Nel resto della Bassa Austria, il maggior centro cittadino è St. Pölten, che domina il passaggio della Traisen. Sui ripiani terrazzati occidentali di questo fiume, fertili di campi e frutteti, nel cuore di una zona industriale di filature, mulini, cartiere e officine meccaniche, è oggi uno dei maggiori nodi ferroviarî dell'Austria (6 linee) in rapido aumento e il maggior centro della zona prealpina della Bassa Austria (ab. 21.805, nel 1910; ab. 31.619 nel 1923). Lungo il Danubio, all'ingresso della stretta del fiume entro la gola granitica detta Wachau in località quanto mai pittoresca, sorge la vecchia Melk, fondata nel 1089, antica residenza dei duchi d'Austria, ricca di ricordi storici, che risalgono all'epopea nibelungica; oggi ridotta a una piccola cittadina inferiore ai 3000 ab., e sostituita nella sua funzione da Amstetten (ab. 10.000 circa), ai piedi dei terrazzi diluviali dell'Ybbs, centro d'una ricca provincia agricola e nodo ferroviario al divergere delle linee per la Baviera, per la Stiria e il Tirolo. Nella regione prealpina, a contatto fra la zona calcarea e quella del flysch sorge Waidhofen sull'Ybbs, centro dell'Eisenwurzen, con le sue industrie della coltellineria, le quali alimentano anche oggi il 15% della popolazione (ab. 15.588).
Oltre il Danubio, salvo qualche centro ferroviario secondario (come Zellerndorf, Laa, Mistelbach, Genserndorf, ecc.), vi sono tutte piccole località agricole: tranne Krems, all'uscita del Danubio dalla gola di Machau, e Stockerau al termine orientale dell'irrigua pianura di Wagram, celebre per la battaglia napoleonica alle porte di Vienna (1809).
Fra le regioni naturali nella Bassa Austria, è da ricordare soprattutto il bacino di Vienna (Wiener Becken), estesa conca tettonica a triangolo isoscele, fra le pendici della Selva Viennese, quelle del Semmering e dei colli della Leitha, chiusa a nord dal Danubio e colmata a mezzogiorno dalle permeabili e aride alluvioni alpine dello Steinfeld (anche oggi spoglia radura adattata ad aeroporto delle linee aeree transalpine), mentre a nord le minute alluvioni del Danubio mantennero per secoli acquitrini, torbiere e paludi malsane. Abitato sui suoi fertili orli occidentali dall'età del ferro, il bacino di Vienna ebbe importanti centri romani, fra cui Vindobona (Vienna). Invaso da popolazioni nomadi slave, che lasciarono traccia nella toponomastica, fu germanizzato nel sec. XI, ma abbandonato poi per quasi tutto il Medioevo, a causa delle cattive condizioni d'insediamento sul suo fondo, e solo nel sec. XVII e XVIII - prosciugate le acque - fu nuovamente abitato da popolazione tedesca, ed è oggi divenuto zona industriale di primo ordine.