DANIELLI, Bassano
Figlio di Francesco e Teresa Borella, nacque a Crema il 27 maggio 1854 (Sodini, 1900-01). A Milano, dove la sua famiglia si era stabilita, seguì dal 1867 fino al 1879 i corsi di scultura dell'accademia di Brera, frequentando le lezioni di G. Argenti e F. Barzaghi. Al termine degli studi, nel corso dei quali aveva già esposto diverse opere, eseguì un Giotto fanciullo (Milano, Galleria d'arte moderna; Caramel-Pirovano, 1975, n. 616), con il quale vinse nel 1879 un premio governativo di 3.000 lire.
Risalgono a questo primo periodo della sua attività altre opere di soggetto romanticheggiante quali E domani? (gesso: Esposizione nazionale in Milano nel 1881, Catalogo ufficiale illustrato, Milano 1881, p. 49), Cuori contenti e Dolce far niente ("gruppetto in bronzo" e "figuretta in terracotta": R. Accademia di belle arti in Milano, Esposizione 1883, Catalogo ufficiale, Milano 1883, pp. 44 s.) che testimoniano come l'educazione "accademica" ricevuta non avesse influito sulla sua vena più autenticamente naturalistica. Già nel 1885 infatti l'artista dimostra di aderire a quel verismo di tipo umanitario esemplificato nell'ambiente milanese dall'opera di V. Vela, esponendo per il Premio Fumagalli, che vinse, il Saluto al sol morente ("figuretta in gesso": R. Accademia di belle arti 1885, Milano 1885, p. 46; D. Re, in Emporio pittoresco, XLIII [1885], p. 146).
Quest'opera, raffigurante un acquaiolo al lavoro, fu riesposta a Venezia nel 1887 (cfr. L'Esposizione artistica nazionale illustrata…, Venezia 4 sett. 1887, p. 182; G. Ottolenghi, Un imbecille all'Esposizione di Venezia: bizzarria critica..., Venezia 1887, p. 128), poi a Parigi nel 1889, dove vinse una medaglia d'oro (cfr. Sodini, 1900-01, p. 476); una versione in marmo fu esposta ancora nel 1891 a Milano (Accademia di belle arti di Brera, Prima Esposizione triennale..., catal. ... illustrato, Milano 1891, p. 56). Per questa scultura, dalla fattura larga, quasi bozzettistica e dai forti toni chiaroscurali, il D. fu definito un ribelle rivoluzionario e fu accostato al napoletano Cifariello dal Sodini (1900-1901, p. 482).
Al 1892 risale la S. Teresa per il duomo di Milano (R. Bossaglia, in Il duomo di Milano, II, Milano 1973, p. 138). Altre opere si collegano ai temi sociali che si dibattevano nell'ambiente milanese del tempo e sono la Lotta per la vita (gesso), vecchio affossatore che si sorregge a fatica sulla zappa, lodato dallo stesso Vela, fu esposto a Milano nel 1891 (Accad. di belle arti di Brera..., 1891,Milano 1891, ill. p. 75; V. Colombo, 1911, p. 20); La prima tappa, gesso firmato e datato 1894 oggi alla Gall. d'arte mod. di Milano, vinse nel 1894 il premio "Principe Umberto" e fu considerato dalla critica contemporanea la sua opera migliore (L. Chirtani, La scultura alla Triennale, in Natura ed arte, III [1893-94], pp. 296 s.; Guida del visitatore nelle Esposizioni riunite del 1894 in Milano, Milano 1894, p. 146; Alla Mostra triennale di Brera, in Illustrazione popolare, XXXI[1894], p. 453 e ill.; R. Barbiera, Brera alle Esposizioni riunite, in Le Esp. ... riunite di Milano 1894, Milano 1894, p. 26; E. Ximenes, in L'Illustrazione italiana, 113 maggio 1894, p. 291; 27 maggio 1894, p. 326; L. Fortis, L'arte alle Esposizioni riunite di Milano, Milano 1895, pp. 61 s., 97, 99, 114; S. Becchia, in Le Esposizioni riunite di Milano 1894, Milano 1895, p. 26).
In questo stesso ultimo decennio del secolo eseguì Margherita, Quaresimale, Casta (esposto alla Esposiz. internaz. di Venezia del 1897; p. 145 del catal.), il ritratto in terracotta del pittore Magistretti, Ramo d'olivo (busto in marmo: Esposizione nazionale del 1898, Catalogo delle belle arti, Torino 1898, pp. 127, 132, ill.) e partecipò senza successo con due bozzetti, Papiniano e Cicerone, al concorso indetto per alcune statue di ornamento del nuovo palazzo di Giustizia di Roma.
La Galleria d'arte moderna di Roma acquistò nel 1906 la sua opera Visioni, busto di fanciulla, esposta nello stesso anno alla Mostra internazionale di Milano (A. Colasanti, La Gall. nazionale d'arte moderna in Roma, Milano-Roma s.d., p. 143), mentre la Galleria d'arte moderna di Milano acquistò nel 1915 il marmo Ignara mali firmato e datato 1911 (la stessa Galleria ne conserva il gesso originale, di uguali misure, eseguito dall'artista nel 1910). Nel 1912 partecipò alla Biennale di Venezia con Alba, figura in marmo.
Va ricordata infine la sua attività nel campo dei monumenti funebri: al ministro F. Genala a Soresina 1898; a Giulio Beccaria per la villa Pernice di Sala Comacina, sempre nel 1898; a Carlo Besana nel cimitero Monumentale di Milano) e celebrativi (tra gli altri: a Garibaldi, 1887 ad Abbiategrasso e a Soncino, a Giuseppe Verdi, al teatro alla Scala, 1900, a G. Bottesini a Crema, 1901).
L'accademia di Brera lo nominò consigliere e la sezione artisti della Patriottica vicepresidente. Morì a Milano il 16 febbr. 1923.
Fonti e Bibl.: R. Accademia di belle arti di Milano, Esposizioni delle opere di belle arti nel palazzo di Brera, anno 1874, Milano 1874, p. 58; ... anno 1879, Milano 1879, n. 499; ... anno 1882, Milano 1882, p. 45; Il Libro d'oro per chi visita la famosa Esposiz. di belle arti, Milano 1881, n. 83; Soc.per le belle arti ed Esposizioni permanenti, Esposiz. annuale, Catalogo ufficiale, Milano 1890, p. 21; A. De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi, Firenze 1892, pp. 158 s.;A. M. Sodini, B. D.,in Natura ed arte, XIX (1900-1901), pp. 475-485; A Giovanni Bottesini, in L'Illustr. ital., 17 nov. 1901, p. 347; Onoranze a G. Bottesini, in L'Illustr. popolare, XXXVIII (1901), p. 753 e ill.; Esposiz. internaz. di Milano 1906. Album-ricordo arte e artisti, Milano 1906, pp. n.nn.; U. Fleres, Recenti acquisti della Galleria moderna di Roma, in Bollettino d'arte, I (1907), 4, pp. 10 s; Notizie, Le onoranze al prof. L. Cavenaghi, in Rass. d'arte, IX (1909), 7, p. IV; V. Colombo, Le più belle opere d'arte esposte nelle mostre di Brera dal 1869 al 1910, Milano 1911, pp. 20, 33 nn. 50, 51; G. Marangoni, La X Esposizione internaz. di Venezia. Prime impressioni, in La Cultura moderna, XX (1911-12), p. 732 (ill.); Musei e Gallerie di Milano, L. Caramel-C. Pirovano, Gall. d'arte moderna, Opere dell'Ottocento, I,Milano 1975, p. 47 nn. 616-618, con ill.; L. Larghi, Guida del cimitero Monumentale di Milano, Milano s. d., p. 143; A. M. Bessone-Aurelj, Diz. degli scultori ed archit. ital., Genova 1947, p. 178; Diz. del Risorg. naz., II, p. 524 (monumento a C. Cantù, a Brivio); U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VIII, p. 362.