Stalingrado, battaglia di
Una delle più importanti battaglie del fronte russo-tedesco durante la Seconda guerra mondiale, che ebbe come teatro la città russa. Con l’attestamento delle armate tedesche sul Don (ag. 1942), S. aveva assunto un notevole valore strategico, infatti con la sua conquista i tedeschi si sarebbero impadroniti della maggiore via acquea di rifornimento della Russia e di una grande base per le operazioni in corso in Caucasia e nel Kuban′. Per i russi la perdita di S. avrebbe rappresentato la fine dei rifornimenti di grano e di petrolio, nonché la realizzazione della manovra tedesca di accerchiamento di Mosca. Nel sett. 1942, dopo violenti combattimenti, le truppe tedesche riuscirono a penetrare nella città e, malgrado l’imponente sistema di fortificazioni approntate dai russi sulle alture intorno a S., l’avanzata tedesca proseguì. Tuttavia, non riuscirono a conquistare Voronezh, che per la sua posizione li esponeva a un attacco da nord che li avrebbe tagliati dal grosso delle forze tedesche. La controffensiva russa ebbe inizio in nov., riuscendo a compiere la manovra di accerchiamento delle truppe tedesche, che furono costrette al ripiegamento. Ma Hitler vietò di accettare l’offerta di capitolazione e il 10 genn. 1943 il comando russo scatenò una massiccia offensiva che si concluse con la resa delle forze tedesche ed enormi perdite. La battaglia di S. segnò la fine dell’impulso offensivo tedesco e l’inizio del tracollo militare della Germania.